Si è svolta ieri la Via Crucis cittadina, organizzata dal Coordinamento cittadino di Azione Cattolica di Ruvo, con la Croce di Cutro, “la Croce segno della passione dei naufraghi”.
Ad accompagnare la Via Crucis, presieduta dal vescovo Domenico Cornacchia, è stata la Croce realizzata con alcuni relitti del barcone dei migranti, naufragato sulla spiaggia di Steccato di Cutro, in Calabria, il 26 febbraio scorso. Dopo aver percorso i principali corsi cittadini, la Via Crucis si è conclusa sul sagrato della Cattedrale.
«Grande, sentita e silenziosa – scrivono dal Coordinamento cittadino di Azione Cattolica – la partecipazione dei fedeli che hanno potuto meditare sulla “passione” di quanti, attirati dalla speranza in un mondo migliore, muoiono in mare».
Oggi la Croce di Cutro ha accompagnato la Via Crucis nel bosco della Comunità Casa “Don Tonino Bello”. Vi ritornerà il 5 e 6 aprile, dopo essere condotta nelle Vie Crucis di Giovinazzo e Terlizzi.