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La carica dei 100 e lode, Alexandra Dunckova

Elena Albanese
Continuano le nostre chiacchierate con i ragazzi e le ragazze che hanno ottenuto il massimo dei voti alla maturità negli istituti superiori cittadini
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Proseguono le interviste di RuvoLive.it dedicate ai ragazzi e alle ragazze che hanno superato gli esami di maturità col massimo dei voti, lode compresa, negli istituti superiori cittadini.

Dopo Mariagrazia Schiavone, oggi facciamo due chiacchiere con la seconda donna ad aver raggiunto questo risultato, Alexandra Dunckova. Nata in Slovacchia, è in Italia da 13 anni. Vive a Ruvo e ha frequentato la sezione L a indirizzo linguistico del liceo “Tedone”.

Gli esami

Che traccia hai svolto nella prima prova?

L’analisi della poesia di Giorgio Caproni. La scelta della traccia, in realtà, si è rivelata molto ardua, come già immaginavo, in quanto non ho mai avuto una propensione verso una tipologia in particolare. Dunque ho scelto la poesia di Caproni solo dopo un’accurata analisi di tutte le altre tracce. Essa si è rivelata, comunque, la scelta giusta, soprattutto per la gradevole scorrevolezza del testo e la familiarità col tema trattato.

Qual è stato il momento più difficile di questi esami?

Non so dire con esattezza quale sia stato il momento più difficile degli esami: mi tornano in mente le notti insonni che precedevano le varie prove, trascorse a immaginare scenari apocalittici, ad aspettare il peggio; i momenti passati in stato di trance davanti ai fogli bianchi delle prove, che, puntualmente, finivano per riempirsi fino a traboccare, l’ansia di non riuscire a terminare la prima prova in tempo, col conseguente dolore lancinante alle dita della mano, o ancora quella sensazione di star entrando nella gabbia dei leoni mentre varcavo la soglia dell’aula dell’orale, quasi fosse la terribile Stanza 101 d’invenzione orwelliana.

Tutto questo ora appare così banale, strappa persino qualche risata. Penso che sia solo così, anche ridendo delle proprie paure, che si impara davvero qualcosa dalla vita.

Raccontaci brevemente com’è andato l’orale.

L’orale si è rivelato, in effetti, tutt’altro che una tortura. Quasi una piacevole chiacchierata intellettuale tra amici, come la definirebbe la mia professoressa di italiano. Il tempo è davvero volato lì dentro.

La commissione ha cercato di mettere gli alunni a proprio agio e devo dire che, essendo stata l’ultima a sostenere l’orale, si è mostrata particolarmente clemente nei miei confronti. Le domande sono state sicuramente articolate, ma non troppo specifiche o fuori percorso.

Ad ascoltarmi c’erano le persone più strette, coloro di cui avevo bisogno lì in quel momento.

Tra passato e futuro

Cosa ti mancherà di più del liceo?

Del liceo, nonostante la smania di lasciarlo il prima possibile, sentirò sicuramente molto la mancanza. I corridoi tanto familiari, i banchi tanto scomodi, i compagni di una vita, le preoccupazioni adolescenziali e le risate a tutte le ore rimarranno ricordi indelebili. Ma sentirò anche la mancanza di quei professori che mi hanno realmente aiutata a capire la mia strada, a crescere.

A quale facoltà ti sei iscritta?

Mi sono iscritta alla facoltà di mediazione linguistica di Forlì, per cui sto attendendo i risultati dei test d’ammissione.

Cosa vorresti fare da grande?

Non ho ancora del tutto chiaro cosa fare da grande, è un dilemma insolvibile. Per ora punto sulla traduzione letteraria, poi si vedrà.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è la scrittura. Penso che qualunque strada mi troverò a prendere, conserverò sempre un piccolo cantuccio per le parole, che siano scritte solo per me o per un pubblico.

Il presente

Ti aspettavi questo risultato?

Si abbastanza, anche se la paura di non riuscire a ottenerlo non è mancata.

Come hai festeggiato?

Ho festeggiato già subito dopo l’orale per la fine degli esami e del liceo, con due mie care amiche e una bottiglia di spumante; mentre per il risultato ottenuto è bastata una birra con gli amici più stretti.

Dove sei andata in vacanza e con chi?

Quest’estate ho passato un mese nell’affascinante Polonia, grazie ad uno stage organizzato dalla scuola, e un paio di giorni in campeggio con il mio ragazzo.

martedì 12 Settembre 2017

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