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La lunga storia del centro per diversamente abili

Elena Albanese
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L'inaugurazione de "L'albero dei desideri"
Ieri il "lieto fine" con l'apertura dei battenti del nuovo "Albero dei desideri". Le immagini
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La storia

Una storia lunga quella del centro polivalente per diversamente abili "L'albero dei desideri". Che inizia nel lontano 1998 nella sede di via Santa Barbara, poi prosegue nel 2001 con l'affidamento in gestione alla Ruvo Servizi e continua nei locali di via Falcone e Borsellino.

Il lieto fine si è celebrato ieri, con l'inaugurazione della nuova struttura sull'estramurale Pertini, proprio accanto al teatro. In un luogo anch'esso dalla vita travagliata: centro per anziani, poi per giovani, per periodi più o meno lunghi. Ora è stato ristrutturato grazie alla Misura 321 del Gal Murgia Più, che finanzia attività innovative all'interno del piano di sviluppo rurale. «Abbiamo sottratto al degrado un edificio abbandonato da tempo, un bene pubblico, che mettiamo a disposizione dei cittadini più fragili», ha detto il sindaco Vito Ottombrini.

Il progetto

143.490 euro per «una proposta molto concreta, con un target ben definito», l'ha definita il direttore del Gruppo di azione locale Luigi Boccaccio, «funzionale già pochi giorni dopo la fine dei lavori, al contrario di quanto è accaduto in altri paesi». In effetti già da oggi la sede sarà frequentata dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13, dai 15 utenti tra i 18 e i 65 anni che già usufruiscono dei servizi, ma la capienza può raggiungere le 30 persone.

«Non è un caso che sia in periferia», dice don Michele Del Vecchio, intervenuto per la benedizione, poiché l'intento è proprio quello di investire e dare importanza a chi vive in situazioni di marginalità geografica e sociale. Ci sono ambienti esterni tipizzati, come il giardino degli odori e quello dei colori, che verranno realizzati e curati dagli ospiti. Si terranno laboratori di pet therapy, ortocultura, musicoterapia e arteterapia, ognuno in una delle sale interne già allestite. Sono stati anche ripristinati gli accessi per il trasporto.

La gestione

Insomma, ora la Ruvo Servizi, che lo gestirà, «deve volare alto», perché ha in mano una struttura «dalle grandi potenzialità». Per esempio, dice l'assessore Elisabetta Altamura, «di pomeriggio potrà essere aperta alle scuole» per attività didattiche. Poi si potrà implementare l'offerta col servizio mensa ed estendere l'accoglienza, che prevede il contributo delle famiglie, a ragazzi e adulti provenienti dalle città limitrofe. Certo per questo ci si dovrà dotare di nuovi operatori, oltre ai cinque già in attività. Un'idea espressa anche dall'assessore Caterina Montaruli: «Siamo orgogliosi di questo centro, che i paesi vicini non hanno e dei quali possiamo metterlo a disposizione».

Un progetto «nato e finito con questa amministrazione», che ha deciso di chiudere il mandato portando a termine diverse attività intraprese. Ma questa, secondo il sindaco, «è la più qualificante, perché migliorerà la vita di molte famiglie ruvesi, portando benefici e qualche sorriso in più».

martedì 15 Marzo 2016

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