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Tari, gli ambulanti del mercato: «A Ruvo pagamenti oltre cinque volte superiori al dovuto»

La Redazione
​Il presidente UniBat Savino Montaruli: «Auspico che il Comune di Ruvo di Puglia, il Sindaco e il Dirigente ai Servizi finanziari si ravvedano e applichino in maniera corretta le tariffe ​deliberate​»
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Lo scorso 28 febbraio, con la delibera di Consiglio n. 33, il Comune di Ruvo di Puglia ha approvato il Regolamento per la Tari, la tassa sui rifiuti.

Nello stesso, all’articolo 21, si parla del cosiddetto Tributo giornaliero, in vigore dal 1° gennaio 2014.

«Si applica – si legge – ai soggetti che occupano o detengono temporaneamente, ossia per periodi inferiori a 183 giorni nel corso dello stesso anno solare, con o senza autorizzazione, locali o aree scoperte pubbliche o di uso pubblico, nonché aree scoperte gravate da servitù di pubblico passaggio. Le occupazioni pari o eccedenti i 183 giorni sono soggette al tributo in via ordinaria. Non sono soggette al tributo giornaliero le aree la cui occupazione duri complessivamente meno di un giorno (24 ore)».

L’articolo rispecchia esattamente il criterio applicativo ai banchi di mercato, così come previsto dalla relativa tabella delle aliquote tariffarie approvata dallo stesso Comune di Ruvo, la quale prevede, proprio per loro, una tariffa composta da una quota fissa di 2,1277 euro e una variabile di 2,1548 euro per i beni durevoli, cioè merci varie, e di 5,9898 euro come quota fissa e 6,0829 euro di quota variabile per i generi alimentari. Così come previsto dalla legge e dal regolamento, la somma dei due importi deve essere divisa per 365 giorni, moltiplicata per la superficie occupata dal banco vendita e poi per il numero dei giorni di occupazione, quindi massimo 52 all’anno.

In realtà, a seguito di un ricorso vinto dal presidente di Unimpresa Bat Savino Montaruli, il conteggio dovrebbe considerare i giorni di effettiva occupazione, con lo scorporo di quelli di assenza. Questo a Ruvo non avviene. Tale semplice e logico metodo di calcolo è esattamente quello applicato in tutta Italia, previsto anche dalle previgenti normative in materia di tassa rifiuti.

Gli ambulanti che lavorano nel mercato cittadino si sono invece visti recapitare richieste di pagamento di oltre cinque volte superiori al dovuto, non solo per il corrente anno 2017, ma anche per quelli precedenti.

Le associazioni rappresentative Unimpresa Bat, Acab, CasAmbulanti Italia e Batcommercio2010/Cna Puglia hanno immediatamente chiesto, con una pec addirittura del 26 aprile scorso, mai riscontrata dal Comune di Ruvo, un urgente incontro per la trattazione del tema e per evitare contenziosi che potrebbero costare cari allo stesso Ente pubblico. L’incontro non è mai stato convocato ufficialmente, motivo per cui il 18 maggio Savino Montaruli, coordinatore Acab e CasAmbulanti nonché redattore della richiesta, accompagnato dal presidente della delegazione CasAmbulanti di Bisceglie Vincenzo Todisco, si è recato nell’ufficio Tributi per ottenere spiegazioni. Spiegazioni che non sono arrivate.

«Auspico che il Comune di Ruvo di Puglia, il Sindaco e il Dirigente ai Servizi finanziari si ravvedano e rivedano immediatamente la posizione assunta dall’Ente – ha commentato Montaruli -, quindi applichino in maniera corretta le tariffe deliberate, perché l’errore degli uffici comunali ha comportato il versamento di una tassa addirittura quintuplicata rispetto al dovuto e questo è avvenuto anche per gli anni pregressi.

Tutto ciò è costato caro agli ambulanti, che ora chiedono vengano riconosciuti i loro diritti e chiederanno anche i rimborsi di quanto versato in eccedenza. Un errore che potrebbe costare caro al comune di Ruvo, nel momento in cui dovrà rimodulare le sue entrate per il 2017 e soprattutto dovrà ricercare fondi per la copertura dei rimborsi. Attenderemo cinque giorni per la convocazione e la risoluzione bonaria, in autotutela, da parte del Comune. Altrimenti mi vedrò costretto a ricorrere al Garante del contribuente per il riconoscimento della corretta applicazione della tariffa e alla Corte dei conti per la verifica economico–finanziaria degli effetti sul bilancio pubblico del Comune di Ruvo di Puglia. Sono certo che non ci sarà bisogno di arrivare a tutto questo e che la questione si risolverà nel migliore dei modi. L’importante è pagare il giusto», ha concluso.

domenica 21 Maggio 2017

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