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L’invito del Vescovo al Papa: «Venga a visitare i luoghi in cui visse don Tonino Bello»

La Redazione
​Monsignor Cornacchia ha formulato ufficialmente l'invito a Bergoglio per missiva il 20 maggio scorso: l'anno prossimo sarà celebrato il 25ennale della scomparsa dell'amato pastore della nostra diocesi
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In occasione dei 25 anni dalla morte di Don Tonino Bello, avvenuta il 20 aprile 1993, Monsignor Domenico Cornacchia invita pubblicamente papa Francesco a visitare la nostra diocesi, per ripercorrere i luoghi in cui ha vissuto e operato per buona parte della sua vita il grande pastore di origine leccese. L’auspicio è che Bergoglio accetti la proposta, formulata per missiva il 20 maggio scorso, onorando l’invito di far visita alla nostra diocesi il 20 aprile 2018. Di seguito il testo integrale dell’editoriale scritto dal Vescovo per “Luce e vita”.

«Santo Padre, sarebbe un riconoscimento della preziosa e attuale testimonianza di monsignor Antonio Bello, autentico interprete del Concilio vaticano II, oltre che un grande dono per la nostra gente, una Sua pur breve visita pastorale alla nostra diocesi in occasione del 25esimo anniversario della nascita al cielo del Servo di Dio, il 20 aprile 2018.

Carissimi tutti, forse ho osato troppo, ma il cuore me lo ha suggerito. Proprio così! Durante la recente assemblea generale dei Vescovi, svoltasi a Roma dal 22 al 26 maggio scorso, ho colto l’occasione, nel salutare personalmente papa Francesco, di invitarlo nella nostra diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi nella ricorrenza del prossimo 20 aprile 2018. Al beatissimo Santo Padre ho consegnato una lettera di invito, datata 22 maggio 2017, in cui ho richiamato brevemente la figura del Servo di Dio, il suo grande desiderio di “una Chiesa povera e per i poveri”, l’immagine della “Chiesa del grembiule”, la convinzione che “chi non vive per servire non serve per vivere”, suggestiva espressione spesso riportata dal Santo Padre nei suoi discorsi, e anche altri aspetti del magistero e dell’episcopato di don Tonino, come la sua presidenza di Pax Christi, fino alla sua malattia e, quindi, alla morte. Tanti i punti di contatto tra le due figure.

La gratitudine al Santo Padre, mia personale e dell’intera diocesi, è totale qualunque sia l’esito dell’invito; ci basta la profonda vicinanza spirituale e la benedizione che ho chiesto e che egli ha assicurato. Noi procediamo nella programmazione di appuntamenti significativi per celebrare l’anniversario di don Tonino, per rendere la sua testimonianza sempre più viva e lasciarci ancora provocare e orientare dalla sua profezia.

venerdì 16 Giugno 2017

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