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Monsignor Girasoli: «Ogni nuova missione è un nuovo inizio»

Elena Albanese
​L'alto prelato nominato Nunzio apostolico in Perù. «Di Ruvo per il mondo porto anzitutto i buoni prodotti, l'olio e il vino, e anche la nostra cucina; e poi i valori sani dei nostri concittadini»​
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Un servizio ecclesiale che svolge da 32 anni e che «richiede grandi sacrifici, quali l’adattamento alle diverse culture, al clima e anche a lingue differenti». È quello di monsignor Nicola Girasoli, recentemente nominato Nunzio apostolico in Perù da papa Francesco, dopo le precedenti esperienze in Trinidad e Tobago e Regione dei Caraibi e Zambia e Malawi.

Parte proprio da qui, dai ricordi, l’intervista che l’alto prelato ruvese ha gentilmente concesso alla nostra testata.

«Ciò che mi è rimasto più impresso della Regione dei Caraibi é il sorriso e l’accoglienza della gente. In questo posto ci si sente subito a casa. Tutti sono cordiali, disposti ad aiutare, sembra che tutti pensino più agli altri che a se stessi», dice.

Gli chiedo allora di raccontarci le sensazioni legate all’Africa, un continente di cui spesso l’Occidente da lontano vede solo l’estrema povertà, mentre chi ci è stato narra di un’inguaribile malinconia legata al ritorno.

«L’Africa, e in particolare Zambia e Malawi, dove ho vissuto per circa sei anni, fanno sbocciare un fascino il cui profumo si dilata nel tempo e che non scompare mai. Questo é per me il mal d’Africa: l’insieme di realtà ed esperienze uniche e durature, che come un arcobaleno abbracciano poi tutta la vita».

Dopo l’excursus su un passato ricco di volti, colori, paesaggi, uomini e donne, monsignor Girasoli torna al presente e all’immediato futuro: il Sudamerica.

«Non ho ancora una data precisa per l’arrivo in Perú, sto programmando la partenza per Lima intorno a fine luglio. Ogni nuova missione é un nuovo inizio. Le attese sono quelle che ci indica papa Francesco: di portare la luce del Vangelo a tutte le periferie (EG 20)».

Il Pontefice ha già annunciato che sarà nel Paese all’inizio del 2018. Chiediamo come sta vivendo la grande attesa; se è emozionato. «La visita già resa ufficiale nel gennaio prossimo certamente mi terrá molto impegnato in questi mesi. Il Perú é un grande Paese cattolico e l’arrivo del Papa costituirà un forte momento di fede, che rafforzerà la speranza, lo zelo apostolico e l’impegno di tutti».

Infine, non poteva mancare un accenno alle sue origini, alle radici, ben salde nella terra che lo ha visto nascere e crescere. Quelle non le ha mai dimenticate, affettuosamente contraccambiato dai concittadini. «È vero, sono molto legato a Ruvo e torno due volte all’anno, anche se per pochissimi giorni. Più si é e si vive lontani, più si avverte l’amore per le proprie radici. Da Ruvo ho ricevuto tantissimo: tutta la mia formazione sacerdotale l’ho vissuta lì e ho vivi nel mio cuore gli esempi di grandi figure di sacerdoti ruvesi del passato, che sono stati fondamentali per la mia vocazione».

Un amore per la città che si traduce anche nella condivisione di cose semplici, antiche e salutari. E di ideali altrettanto belli e sani. «Di Ruvo per il mondo porto anzitutto i buoni prodotti, il nostro olio e il nostro vino, e anche la nostra cucina; e poi i valori dei nostri concittadini».

venerdì 7 Luglio 2017

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Giacomo RUBINI
Giacomo RUBINI
6 anni fa

Desidero congratularmi vivamente per le missioni in cui si sta adoperando ” S.E. Monsignor Don Nicola GIRASOLI”. L'intervista da voi riporta ha fatto raggiorare nella mia mente i tempi della mia fanciullezza, quando io e ” Nicola” frequentavamo e servivamo la S. Messa presso la Chisa del S.S. Redentoreparrocchia giudata da Monsignor Don Michele MONTARULI. Senza dubbio impresso nei ricordi di entrambi c'é l'indomenticabile ” Oratorio Don Bosco”.Condivido pienamente l'amore che Monsignor Nicola avverte per le proprie radici portando con sè i prodotti della cucina ruvese. Mi accompagna sempre il ricordo del profumo dei cibi che dabambinorespiravo per le stradine di Ruvo; per esempio l'inconfondibile fragranza sprigionata dai forni che purtroppo al giorno d'oggi si respira ben poco Rubini G

Giacomo RUBINI
Giacomo RUBINI
6 anni fa

la precedente mail, è stata inviata da Giacomo RUBINI ” Ruvese ” d.o.c, in giro per il mondo dal 1972 e da più di un ventennio residente a Grado (GO)

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