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Da lunedì Scmt in funzione fra Bari e Bitonto. Eliminato il limite di 50 km/h

Mariella Vitucci
​I tempi di percorrenza sulla tratta interessata torneranno a essere quelli del pre incidente del 12 luglio​. Entro il prossimo autunno il sistema dovrebbe essere attivato fino a Ruvo di Puglia
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Da lunedì 24 luglio, sulla tratta Bari centrale-Bitonto, saranno attivati gli impianti del Sistema controllo marcia treni (Scmt). Una novità che – avverte Ferrotramviaria sul proprio sito – “potrebbe generare lievi perturbazioni nella marcia dei convogli”, scusandosi “per gli eventuali disagi, che ci impegniamo fin d’ora ad eliminare nel più breve tempo possibile e comunque a contenerli al massimo”.

Grazie all’attivazione del Scmt, acronimo divenuto tristemente noto dopo la tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016 sul binario unico fra Corato e Andria, il tempo di percorrenza della tratta fra Bitonto e Bari centrale tornerà ad essere di circa venti minuti, facendone risparmiare una decina ai viaggiatori, che da quando infatti è entrato in vigore l’obbligo di marcia a 50 chilometri orari sulle linee ferroviarie dove si procede con il sistema del blocco telefonico, si sono dovuti abituare a tempi decisamente più lunghi.

Il Sistema controllo marcia treni è applicabile su linee elettrificate a binario unico o doppio, ed è certificato fino alla velocità massima di 250 km/h. Fornisce il controllo della velocità massima ammessa, istante per istante, in relazione ai vincoli posti dal segnalamento, dalle caratteristiche dell’infrastruttura e dalle prestazioni del treno, sia in condizioni normali che di degrado. Lungo i binari sono evidenti le “boe” gialle del Scmt, sentinelle collegate a un sistema computerizzato a lettura ottica posto sotto i binari, in grado di controllare i treni di nuova generazione, tecnologicamente compatibili con il Scmt.

Come ha dichiarato Amedeo Gargiulo, il
direttore dell’Ansf (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle
Ferrovie che ha sostituito l’Ustif nei controlli sulle ferrovie ex
concesse), «in Puglia, oltre alla rete principale gestita da Rfi, ci sono
le linee gestite da Ferrotranviaria, Ferrovie del Gargano e Ferrovie
del Sud-Est. Le misure cautelative, come l’abbassamento della velocità,
sono state applicate per raggiungere l’obiettivo della sicurezza
nell’attesa del completamento dei lavori per l’installazione dei sistemi
di monitoraggio della marcia del treno».

Le Ferrovie Nord Barese sono le prime ad aver installato l’Scmt nel sud Italia, e anche al centronord oltre il 70 per cento delle ferrovie regionali procede senza sistema di controllo marcia treni, con il consenso telefonico. Entro il prossimo autunno il Scmt dovrebbe entrare in funzione anche fra Bitonto e Ruvo di Puglia, riducendo i tempi di percorrenza anche in quella tratta.

Intanto, i lavori di raddoppio del binario fra Ruvo e Corato sono quasi ultimati, e inizierà presto la fase dei collaudi.

Sulla tratta Corato-Andria posta sotto sequestro dopo l’incidente di un anno fa, invece, si potrà lavorare solo quando la magistratura avrà dato il via libera all’apertura del cantiere per il raddoppio. Ma prima bisognerà procedere con gli espropri. I tempi, dunque, si annunciano ancora molto lunghi.

sabato 22 Luglio 2017

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