Mercoledì scorso l’Istituto superiore di Sanità ha confermato che nel Lazio sono ben 86 i casi di infezione da virus Chikungunya.
Si tratta di una malattia di origine virale, epidemica, trasmessa dalla puntura di zanzare infette. Dopo un periodo di incubazione fra i 3 e i 12 giorni, può manifestare sintomi simili a quelli dell’influenza, con febbre alta, brividi, nausea, vomito, cefalea e forti dolori articolari. Il quadro è accompagnato, in alcuni casi, da manifestazioni cutanee maculopapulari pruriginose, che talora possono assumere caratteristiche di tipo emorragico benigno. In rarissimi casi essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.
A livello nazionale, i donatori che hanno soggiornato nei comuni di Roma e Anzio – le aree maggiormente colpite – saranno sospesi dalla donazione per 28 giorni. Pertanto, lo stesso Istituto ha invitato tutte le regioni italiane ad attivare la compensazione secondo i criteri stabiliti dal piano strategico per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze.
L’Avis Ruvo, pertanto, così come sta accadendo in tutta Italia, invita i donatori a recarsi a donare al fine di supportare la regione Lazio. A tal proposito ricorda che le prossime giornate di donazione previste nel locale ospedale saranno il 28 settembre e successivamente l’8, il 12 e il 26 ottobre, mentre negli altri giorni ci si può recare in una qualsiasi struttura trasfusionale.