Un evento organizzato nei minimi dettagli. «Una due giorni di “ribellione” civica – scrivono dall’ufficio di Coordinamento di CasAmbulanti – che porterà al palazzo della Regione Puglia, in via Capruzzi, i venditori ambulanti pugliesi. La chiamata di CasAmbulanti sta coinvolgendo la base operativa che da anni sta combattendo contro la cosiddetta Direttiva Bolkestein che vorrebbe mettere a gara i posteggi che gli ambulanti occupano in virtù dell’acquisto di rami d’azienda regolarmente pagati e ottenuti con atti notarili o in cessione ereditaria o per successione dai propri genitori. Un esproprio coatto che grazie alla consapevolezza delle associazioni di categoria indipendenti dell’intera Italia è stato sinora evitato. Questa consapevolezza oggi coinvolge anche tutti coloro che hanno creduto alle tantissime falsità divulgate in questi anni da parte di coloro che caldeggiavano gli espropri a favore delle multinazionali e della grande distribuzione, spinti dalla bramosia di accaparrarsi la gestione di quelle aree che oggi sono pubbliche e occupate legittimamente dagli ambulanti italiani i quali traggono da questo unico lavoro sostentamento per le proprie famiglie. In Puglia gli ambulanti sono 20mila e sviluppano un indotto di oltre 100mila soggetti. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in un suo intervento su RaiUno a Porta a Porta, ha affermato di voler difendere la categoria, e ora la categoria vuole incontrarlo per concordare la linea di “difesa”».
Anche il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, nei suoi numerosi incontri avuti con i rappresentanti di dette associazioni, ha riferito di voler tenere fuori dalle gare quelle concessioni che rappresentano sostentamento familiare e che sono la base del valore dei mercati. Anche col Ministro si è in attesa di un incontro al Mise, già richiesto, che si terrà nei prossimi giorni.
Il presidente nazionale CasAmbulanti Italia, Donato Gala, ha affermato: «A parole sono tutti dalla parte della difesa del lavoro e degli ambulanti, ma ora servono atti concreti. Noi abbiamo le idee chiare, chiarissime, e non siamo influenzati da alcuna forma di condizionamento esterno, quindi porteremo sul tavolo del confronto con il governatore Emiliano richieste precise e operative per salvare un’intera categoria dallo sfacelo e da un punto di non ritorno».
Il presidente Gala sarà presente al sit in barese unitamente agli altri rappresentanti delle associazioni degli ambulanti, a cominciare dalle attivissime delegazioni di Francavilla Fontana, Bisceglie, Andria, Bitonto, Ruvo di Puglia e dell’intera area.
Appuntamento dunque oggi, a partire dalle 13.30, con eventuale prosecuzione fino al giorno successivo, senza escludere un sit in notturno a oltranza. La Questura ha già ricevuto le comunicazioni di rito e la manifestazione sta affinando i particolari. «Megafoni, microfoni, documenti, bandiere e presìdi saranno la voce degli ambulanti pugliesi che si ribellano anche alle insidie nascoste dietro quelle rassicurazioni che si sono rivelate infondate. Il Garante della Concorrenza e del Mercato ha impugnato i bandi pubblici, quindi si prospetta uno scontro sociale di dimensioni inimmaginabili che, dopo la manifestazione pugliese del 24 e 25 ottobre, proseguirà sulle strade e nelle piazze di tutta Italia coinvolgendo i 200mila ambulanti italiani e l’indotto di quasi un milione di persone».
Scopo del sit in barese è innanzitutto lo stop immediato ai bandi in tutta la Puglia, con la modifica della deliberazione di Giunta n. 714 del 16 maggio 2017.