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Sagra del fungo cardoncello, è polemica sui costi per gli espositori

La Redazione
​Alcuni di loro, che avevano avanzato richiesta di partecipazione, hanno contestato il regolamento, innescando un movimento di opinione che ha visto la Pro Loco esposta a «ingiusta pubblicità negativa»​
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La Sagra del fungo cardoncello è una manifestazione della città di Ruvo di Puglia consolidatasi in più di un decennio.

L’iniziativa ha riscosso nel tempo un successo crescente, registrando però anche inevitabili critiche. Per l’edizione 2017, un gruppo di espositori ha avanzato richiesta di partecipazione alla kermesse; preso atto del nuovo regolamento, lo ha contestato per iscritto innescando, in seguito, un movimento di opinione che ha visto i social quale piazza pubblica di dibattito.

L’associazione Pro Loco, promotrice dell’evento, «si è vista esposta a un’ingiusta pubblicità negativa che l’ha spinta a elaborare una risposta formale al gruppo di espositori predetti.

Doveroso precisare – si legge nella nota a firma dell’intero Consiglio di amministrazione – che la manifestazione, giunta alla sua XIII edizione, è organizzata e gestita dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia coordinata dall’Unpli (Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia), in sinergia con il Comune di Ruvo di Puglia (Assessorato Cultura e Turismo e Attività produttive) e la Confcommercio e sotto l’alto patrocinio del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Le finalità perseguite dall’associazione turistica Pro Loco, indicate all’articolo 3 dello Statuto, non hanno alcuno scopo di lucro; essa fonda le sue radici sull’operato costante e minuzioso di tanti volontari che mettono a disposizione il loro tempo libero per il buon nome della città.

La manifestazione coinvolge più Pro Loco e Comuni dello stesso territorio, ed è atta a sensibilizzare le popolazioni interessate nei confronti del fenomeno sociale, culturale, ambientale e turistico; allo stesso tempo rappresenta un’occasione per i venditori/espositori di far conoscere i propri prodotti e – perché no – anche di trarre i relativi profitti.

Occorre rilevare che, a seguito della Circolare del 7 giugno 2017 del Ministero dell’Interno sono state diramate nuove e rigorose disposizioni per il governo e la gestione delle “pubbliche manifestazioni”.

Sul punto urge precisare quanto segue. In base alla normativa poc’anzi enunciata si è reso indispensabile e obbligatorio adeguare il regolamento generale della Sagra del fungo cardoncello 2017 rivisitandolo nell’ottica di consentire alla Pro Loco di Ruvo di Puglia di adempiere agli oneri che la manifestazione comporta.

Infatti, il contributo economico richiesto ai partecipanti alla Sagra – come si legge nell’articolo 5 del Regolamento generale della manifestazione (scaricabile dal sito della Pro Loco) – copre le spese di gestione e di organizzazione dell’evento.

Si tenga presente che, sempre in ottemperanza alle nuove disposizioni in tema di “pubbliche manifestazioni”, sulla scorta del Regolamento generale della Sagra, le strutture mobili per consentire l’esposizione saranno fornite dall’associazione promotrice (articolo 3) che provvederà al montaggio e allo smontaggio, coprendo altresì le spese delle utenze elettriche durante lo svolgimento della manifestazione e i costi di occupazione di suolo pubblico (Tosap).

Si fa notare che nell’edizione 2017 della Sagra si è inteso migliorare il servizio offerto agli espositori e ai fruitori della manifestazione attraverso l’omogeneità delle strutture espositive e la fornitura di energia elettrica in tutti gli stand, semplificando gli iter organizzativi degli standisti.

L’organizzazione dell’evento ha previsto due tipologie di esposizione a costi differenti: la prima mediante gazebo in legno con copertura in pvc di dimensioni 3X3m, e la seconda con banchetto espositivo di dimensioni 2X1m con copertura a falde. Nell’edizione precedente, oltre ai costi di organizzazione, ogni espositore sosteneva quelli per l’allestimento del proprio spazio, la fornitura di energia elettrica e la Tosap; in passato si sono verificati contenziosi con alcuni di loro che non hanno rispettato le dimensioni delle aree assegnate.

La suddetta miglioria posta in essere quest’anno ha comportato un aggravio dei costi di gestione dell’iniziativa, seppur prevenendo i contenziosi di cui sopra e razionalizzando la manifestazione. Alla luce del confronto tra i servizi offerti in questa edizione e nella scorsa, i costi fissi possono ritenersi pressoché invariati», concludono dalla Pro Loco.

Dalla quale però fanno anche sapere che «la macchina organizzativa della Sagra supera anche queste criticità, che costituiscono opposizioni senza l’intenzione di migliorare un’iniziativa già di per sé consolidata, ma che tendono a minare il buon nome dell’associazione e la possibilità che l’evento si ripeta negli anni a seguire, a scapito sia della promozione turistica e culturale della città sia del commercio.

domenica 29 Ottobre 2017

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