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Oltre la “Bossi-Fini”, verso accoglienza e integrazione

La Redazione
​Il circolo Acli di Ruvo presenta oggi in un incontro pubblico la campagna nazionale "Ero straniero - l'umanità che fa bene"​ e la relativa proposta di legge popolare che ha già raccolto 85mila firme
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Il circolo Acli di Ruvo di Puglia, dopo l’ampio consenso registrato con la sottoscrizione da parte di 195 concittadini della proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma della legge Bossi-Fini, ha organizzato un’iniziativa pubblica che si terrà oggi pomeriggio alle 18 a palazzo Caputi.

L’incontro sarà introdotto dal presidente del circolo Luigi Campanale e vedrà la partecipazione del vescovo della Diocesi monsignor Domenico Cornacchia</strong>; del sindaco di Ruvo Pasquale Chieco, del parlamentare Pd Dario Ginefra e del consigliere di Presidenza nazionale Acli con delega al Welfare Antonio Russo. A coordinare e moderare ci sarà Koblan Amissah del centro interculturale Abusuan di Bari.

Sarà presente e porterà il suo saluto Nico Di Pinto, presidente provinciale delle Acli Bari-Bat.

Il tema dell’accoglienza coinvolge storicamente le Acli di Ruvo, impegnate da oltre 30 anni nel favorire servizi e azioni di integrazione attraverso lo sportello per l’immigrazione del Patronato. Ma questo impegno non è più sufficiente. Il circolo infatti intende promuovere nella comunità locale percorsi di cittadinanza attiva per favorire la convivenza serena tra persone di diversa nazionalità, nel rispetto della dignità umana e della solidarietà, indispensabili per superare diffidenze, paure e pregiudizi. Queste le motivazioni per le quali ha sostenuto con convinzione la campagna nazionale “Ero straniero – l’umanità che fa bene”, iniziativa promossa anche da papa Francesco, che l’ha definita una sfida alla politica demagogica dei muri, all’ostilità e alla diffidenza nei riguardi dei migranti.

Nel corso dell’incontro di oggi saranno approfonditi i contenuti degli articoli della proposta di legge, consegnata lo scorso 27 ottobre alla Camera con 85mila firme a supporto.

Il testo prevede, in sintesi, l’apertura di canali legali e sicuri di ingresso per lavoro nel nostro Paese, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, misure per l’inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l’effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l’abolizione del reato di clandestinità.

Obiettivo finale della proposta di legge è superare la Bossi-Fini, evitare situazioni di irregolarità e puntare su accoglienza, lavoro e inclusione, valorizzando i flussi migratori come un’opportunità di sviluppo e crescita per l’intero Paese .

Tra i promotori c’è un fronte vasto e trasversale della società civile che lavora sul campo, tra cui Radicali italiani, Acli, Arci, Caritas italiana, Migrantes, Comunità di Sant’Egidio, numerose parrocchie, associazioni, sindaci e un elenco che ogni giorno si arricchisce sempre più.

lunedì 20 Novembre 2017

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