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Inaugurato a Bari il monumento ai caduti in tempo di pace e guerra

La Redazione
All'evento hanno partecipato le rappresentanze di Corato, Grumo Appula, Ostuni, Ruvo di Puglia, San Ferdinando, Terlizzi e Trinitapoli, città in cui è stata ospitata la mostra sulla Grande Guerra
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Un fante ferito che compie un
ultimo eroico gesto d’assalto. È l’opera inaugurata mercoledì scorso a
Bari nella Caserma “Picca”, sede del Comando militare Esercito “Puglia”. Il monumento
dedicato ai caduti in tempo di pace e di guerra
è stato
realizzato dallo scultore Nicola Ruggieri grazie
al contributo dell’associazione Combattenti e reduci della federazione Terra di
Bari.

Si
tratta della rivisitazione in chiave moderna di una scultura già presente in
caserma, ma di cui, da oltre 100 anni, si era persa traccia. Dalle ricerche condotte
dal professor Gaetano Rosso sembrerebbe
essere stata inviata a Rodi negli anni ‘20 per contribuire, come materiale di
costruzione, alla realizzazione della nuova città.

Il
taglio del nastro è stato effettuato dal comandante militare territoriale
dell’Esercito in Puglia, il generale di Brigata Mauro Prezioso
e dal presidente dell’associazione Combattenti e reduci – Terra di Bari Nicola
Guglielmi
, insieme a un giovane associato di soli dieci anni, a simboleggiare
il lungo filo rosso che unisce passato, presente e futuro.

All’evento
hanno partecipato il viceprefetto di Bari Rosa Padovano, i sindaci e le rappresentanze
del capoluogo, ma anche delle città di Corato, Grumo Appula, Ostuni, Ruvo di Puglia, San Ferdinando,
Terlizzi e Trinitapoli, cioè tutte le località in cui è stata ospitata la
mostra sulla Grande Guerra
edita dallo Stato Maggiore dell’Esercito.
Durante la cerimonia sono state consegnate, dalle massime autorità locali, le
medaglie commemorative ai discendenti dei combattenti.

Il Generale Prezioso,
esprimendo grande soddisfazione per la sinergia creata tra il Comando militare
Esercito Puglia e le associazioni combattentistiche e d’Arma, ha evidenziato
che questa, al pari di tante altre iniziative, dimostra come la Puglia svolga
un ruolo “motore” nella crescita, nell’educazione e nello sviluppo del Paese: «Ritengo
– ha dichiarato – che possiamo essere orgogliosi del nostro ruolo, di quello
che facciamo e ancor di più, io spero, dei risultati che otterremo».

La
cerimonia si è conclusa con le note della banda della Brigata meccanizzata
“Pinerolo”.

domenica 11 Febbraio 2018

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