Sono 24, tutti ultracentenari e da qualche giorno abitano a Ruvo di Puglia.
Sono i bellissimi ulivi secolari monumentali espiantati da Ferrotramviaria in occasione dei lavori di raddoppio, velocizzazione e potenziamento delle tratte ferroviarie nell’ambito del “Grande Progetto” che, grazie a un accordo tra l’azienda e il nostro Comune, hanno trovato dimora a Parco Mennea.
L’Amministrazione infatti, in coerenza con il suo programma di valorizzazione delle aree verdi e del patrimonio ecologico collettivo, ha chiesto e ottenuto la ricollocazione degli ulivi nel proprio territorio, individuando un luogo idoneo di proprietà comunale, scelto sulla base dei criteri di tutela identitaria della specie e continuità produttiva.
La scelta del sito per il reimpianto è caduta su Parco Mennea, che è al centro di un processo di rilancio dell’agroecologia urbana. Si trova in un’area di recente sviluppo, ancora poco edificata e originariamente olivetata, come testimoniano le piccole zone adiacenti ancora coltivate ad olivo.
La Ferrotramviaria Spa – Ferrovie del Nord Barese ha coperto per intero il costo dell’operazione.
«Stavolta – dichiara il sindaco Pasquale Chieco – a far notizia, se posso parafrasare, è la “foresta che cresce”. Sono molto felice di dare il benvenuto a questi 24 anziani signori che da oggi fanno più bella e più ricca la nostra Ruvo, e ringrazio la Ferrotramviaria per aver accolto la nostra proposta e per questo magnifico dono fatto soprattutto ai ruvesi delle prossime generazioni.
La presenza di ulivi a Parco Mennea è un nuovo segno concreto dell’importanza – non solo economica – che questa Amministrazione dà all’agricoltura e alla relazione tra città e campagna; si pensi al nostro impegno nel Comitato promotore per la costituzione del Distretto biologico delle Lame, strumento utile per svolgere anche un ruolo di gestione sostenibile dei territori e con un’alta valenza».
«Parco Mennea, così vicino ad alcune scuole della città – dichiara Antonio Mazzone, consigliere comunale delegato alla promozione delle politiche ambientali –, arricchito ora da questi ulivi monumentali produttivi, potrà aiutarci a trasferire l’antica cultura dell’olivo e dell’olio alle generazioni più giovani, anche con progetti finalizzati al trasferimento della conoscenza delle tecniche di coltura e alla valorizzazione culturale e nutrizionale dell’olio. Anche per questo abbiamo voluto che le bambine e i bambini delle nostre scuole partecipassero a questo rito della piantumazione. Oltre che alla Ferrotramviaria, un doveroso ringraziamento va rivolto al dottor Damiano Venuti che ha seguito, insieme ai nostri uffici, lo scrupoloso iter procedurale per l’impianto e al dottor Mariano Fracchiolla per l’utile scambio di conoscenze finalizzate all’individuazione del sito, testimoni dei positivi risultati per la collettività che genera la messa in rete dei saperi».