Attualità

«Noi, che non abbiamo conosciuto don Tonino ma siamo figli del suo pensiero»

Adriano Failli
​Grazie a internet e a YouTube, qualche testimonianza del "prete col grembiule" riemerge. Finalmente anche i più giovani, incuriositi da questa figura, possono ascoltarne le parole​ e farle proprie
scrivi un commento 248

C’è una generazione che don Tonino non lo ha conosciuto, pur vivendo costantemente con le sue parole in mente, come un punto di riferimento lontano, eppure ancora così vivo. C’è chi parla dell’amico don Tonino, del vescovo don Tonino, dell’uomo don Tonino, dell’incarnazione di un modo di intendere la Chiesa, quella voglia di “sporcarsi le mani” per il prossimo. C’è chi don Tonino lo ha vissuto davvero, chi ha vissuto la sua presenza carnale e autentica accanto agli ultimi, sempre in prima persona.

Ci sono poi i nati negli anni ’90, che don Tonino personalmente non hanno mai avuto il privilegio di conoscerlo. Figli di una generazione che da don Tonino è stata cresciuta, dalla sua parola e dal suo pensiero. Parole e pensiero che a volte si fanno pesanti, come un macigno, come un’eredità che è stata lasciata da qualcuno che in carne e ossa non hanno visto, né sentito o percepito. Qualcuno a cui hanno timore ad avvicinarsi, anche col solo pensiero.

C’è quel momento della vita di ognuno dei nati dopo quel 20 aprile del 1993, in cui nasce spontaneo l’interrogativo: “Chi è don Tonino Bello? Perché la sua figura è ancora oggi così incisiva nel nostro vivere comune?”. Come estranei entriamo in punta di piedi nei ricordi di genitori, amici e parenti più grandi, come estranei percepiamo il suono di parole forti che trasudano umanità, prima ancora che spiritualità. Ma è così che l’immagine di don Tonino assume al contempo tratti di sacralità e santità, è così che magari ci sembra ancora più lontana, mentre qualcuno tenta di avvicinarci a lui. Un punto di riferimento a cui ambire.

Grazie a internet, qualche testimonianza del “prete col grembiule” riemerge. Finalmente anche i più giovani, incuriositi da questa figura, possono ascoltarne le parole. Su Youtube ci sono diversi filmati, interventi televisivi, omelie dell’amato Vescovo. Una figura così amata e tutta una vita a chiedersi il perché. Dall’altra parte, sullo schermo, appare un uomo, con una flebile voce, che parla di aiuto al prossimo e di una chiesa fatta di persone, prima ancora che di parole e spiritualità. Si capisce la grandezza, la forza della sobrietà, capiamo e immaginiamo, o proviamo a farlo, che cosa possa essere significato vedere ogni giorno queste gesta e ascoltare queste parole, magari passeggiando tra corso Umberto e il borgo. Proviamo a raccogliere ciò che resta della sua eredità, a farlo nostro, in qualche modo.

martedì 24 Aprile 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Le più commentate della settimana