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La carica dei 100 e lode, Pier Giuseppe Sarzotti

Elena Albanese
«Ricorderò questa estate come l'ultima ricca di giorni di vacanze davvero spensierate​»
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Continuano a farci compagnia in queste giornate di agosto le interviste di RuvoLive.it ai ragazzi che hanno ottenuto il massimo dei voti – cum laude – agli ultimi esami di maturità negli istituti superiori cittadini.

Oggi parliamo con Pier Giuseppe Sarzotti, ruvese, neo diplomato al liceo scientifico “Orazio Tedone” nella sezione D a indirizzo ministeriale.

Gli esami

Che traccia hai svolto nella prima prova?

Tra le tracce proposte, ho svolto quella relativa all’ambito storico-politico, “Masse e propaganda”, sviluppando il confronto tra le ideologie di massa novecentesche e quelle della contemporaneità alla luce del mutamento di paradigma della società. Ma ho trovato anche molto interessante e ricca di stimoli quella sull’uguaglianza formale e sostanziale nella Costituzione.

Qual è stato il momento più difficile degli esami?

Il momento più complesso è stato senz’altro quello che ha preceduto l’inizio degli esami. L’incertezza sul grado di difficoltà delle prove, se ne sarei stato all’altezza, quale sarebbe stato l’atteggiamento dei commissari: insomma, il non sapere esattamente quello che mi attendeva. Sono convinto, però, che questo sia uno stato d’animo piuttosto comune prima di ogni prova importante.

Raccontaci brevemente com’è andato l’orale.

La prova orale ha preso avvio dalla presentazione della mappa concettuale (che aveva come chiave di lettura la critica al potere attraverso il ricorso alla metafora animale) e dalla sua discussione. Poi i commissari hanno posto domande, in qualche caso legate al percorso d’analisi, in qualche altro completamente autonome per contenuto. La commissione ha tuttavia saputo creare un clima di serenità, mostrandosi disponibile al dialogo pur nel rigore dell’esame.

Con me c’erano gli amici più vicini. La loro presenza ha reso più leggera l’attesa, poiché sono stato interrogato per ultimo nella giornata.

Tra passato e futuro

Cosa ti mancherà di più del liceo?

Certamente la solidità di alcuni rapporti umani costruiti nel tempo, che l’ambiente universitario per sua natura non consente, con i semestri e gli esami che incalzano. E il rapporto quotidiano, costante, con alcuni docenti, che hanno fortemente contribuito alla mia crescita intellettuale e personale, offrendo un orizzonte di senso allo studio di questi anni, altrimenti piatto e mnemonico.

A quale facoltà ti sei iscritto?

Alla Facoltà di Economia in Bocconi a Milano, al corso International economics and finance impartito in lingua inglese. Sono stato indeciso fino all’ultimo perché sono stato anche ammesso alla frequenza del corso Economics all’University College di Londra. L’incertezza sulle conseguenze derivanti dalla Brexit anche nel mondo dello studio e del lavoro ha infine orientato la decisione.

Cosa vorresti fare da grande?

È oggi per me un po’ prematuro delineare i contorni precisi di una figura professionale. Per ora, so di aver interesse per lo studio, in generale, delle scienze economiche, e per quello,in particolare, del sistema economico e delle sue implicazioni sociali nell’ottica di un’economia sostenibile.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Il mio cosiddetto sogno nel cassetto non ha tanto a che vedere con il mondo dell’Economia, col quale intendo misurarmi concretamente e realisticamente rispetto alle mie possibilità, quanto piuttosto con la mia passione per la musica. Ma proprio per questo, proprio perché la musica è per me una passione e non intendo farne una professione, quel sogno lo tengo chiuso nel cassetto.

Il presente

Ti aspettavi questo risultato?

Penso che, come per qualunque altro studente, ci si possa attendere questo risultato solo astrattamente, quando si posseggono i requisiti, cioè il numero massimo di crediti nel triennio. L’esame è poi una partita tutta da giocare.

Come hai festeggiato quando l’hai saputo?

Mi sono concesso i primi giorni di mare con i miei amici nel Salento.

Dove andrai/sei andato in vacanza e con chi?

Sono stato per una settimana a Dubrovnik con i miei amici e con alcuni di loro partirò tra alcuni giorni alla volta dell’Olanda e del Belgio. Poi, proprio il giorno successivo al rientro, dovrò rifare le valigie per trasferirmi a Milano. Penso che ricorderò questa estate come l’ultima ricca di giorni di vacanze davvero spensierate.

martedì 14 Agosto 2018

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