Lo scorso sabato è tornata l’iniziativa Pane sospeso, promossa da NoixVoi in collaborazione con la Caritas e altre associazioni locali nell’ambito della rete Ruvo solidale.
Nei panifici aderenti, Gadaleta, Cascione e Di Vittorio, erano presenti alcuni volontari della parrocchia San Domenico, insieme a quelli di NoixVoi, con l’obiettivo di sensibilizzare gli acquirenti ad aiutare le famiglie più bisognose attraverso una piccola donazione, che viene poi trasformata in buoni da cinque euro spendibili negli stessi esercizi commerciali.
L’intuizione della onlus ruvese ha portato in città una nuova modalità di beneficenza che si ispira alla tradizione partenopea del caffè sospeso. Il senso lo ha spiegato lo scrittore Luciano De Crescenzo, che ha scritto un libro proprio con questo titolo. Secondo lui, quando un napoletano entra in un bar e, oltre ad acquistare il caffè per sé, ne lascia un altro pagato per un cliente sconosciuto che andrà a prenderselo durante la giornata, è come se l’avesse offerto al resto del mondo.
Lo stesso sta accadendo nella nostra città col pane.
Nonostante lo scetticismo iniziale, nei due anni e mezzo trascorsi dal 2015, quando è partita ufficialmente l’iniziativa benefica, sono stati raccolti oltre cinquemila euro redistribuiti in mille voucher sotto il controllo di Caritas, CampeRuvo e Polizia di Stato. Ovviamente non bisogna fermarsi qui, perché quotidianamente è necessario il supporto della gente comune per aumentare la raccolta nei salvadanai presenti all’interno dei panifici e serve che sempre più panificatori aderiscano e credano a quella che è davvero una buona causa. Buona come il pane.