Cronaca

Affare saltato, acquirente ruvese contro impresa di costruzioni

La Redazione
​La vicenda è avvenuta a Manduria, nel tarantino, e risale a circa 5 anni fa. Dopo la risoluzione ​del contratto, all'uomo non sarebbe stato restituito il cospicuo anticipo versato, pari a 55mila euro
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Nel 2011, un signore di Ruvo di Puglia versò un anticipo di 55mila euro alla Logos Immobiliare di Manduria, impresa di costruzioni, per l’acquisto di un immobile sito nella vicina frazione di San Pietro in Bevagna. L’affare saltò per un presunto ritardo nella consegna del bene, con la conseguente risoluzione del contratto nell’anno successivo. La vicenda è poi finita dinanzi al Tribunale di Taranto, con un procedimento attualmente in corso. L’acquirente ruvese ha infatti indetto un’azione civile per la mancata restituzione della cospicua somma. Per contro la Logos, costituitasi in giudizio e difesa dall’avvocato Giuseppe Cavallo, ha chiesto all’uomo un danno economico di ben 66mila euro.

La storia è stata portata alla luce dal quotidiano “La voce di Manduria” poiché si è ulteriormente complicata. Il legale della società ha infatti chiamato in causa anche il Comune tarantino, attribuendo la responsabilità del mancato accordo al presunto ritardo con cui sarebbe stato concesso un nulla osta paesaggistico, con il relativo certificato, indispensabile ai fini della vendita. La clausola era infatti prevista in una scrittura privata integrativa al contratto stipulata tra le parti nel luglio 2012. L’Amministrazione tarantina ha dato incarico all’avvocato Emiliano Pacifico, che dovrà costituirsi entro il prossimo 15 maggio. Se si dovesse accertare la responsabilità dell’Ente, quest’ultimo potrebbe essere condannato
alla restituzione della caparra confirmatoria.

venerdì 12 Maggio 2017

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