«L’occupazione abusiva da parte di una famiglia in difficoltà ha scosso profondamente la nostra sensibilità di educatori. Questo evento ha rappresentato per noi un’occasione di riflessione e si è tradotto in un’opportunità formativa nel solco di una pedagogia inclusiva e accogliente». Lo scrive la dirigente scolastica del liceo “Tedone” Domenica Loiudice, a nome di tutta la comunità, all’indomani dell’occupazione abusiva – per fortuna terminata volontariamente – che ha interessato l’istituto.
«Nel rispetto della normativa vigente sulla sicurezza, la scuola non può accogliere stabilmente persone estranee alle componenti interne costituite da docenti, personale Ata, studenti e loro genitori – prosegue la professoressa Loiudice -. Certo, può educare al sostegno e al rispetto del princìpi di uguaglianza e di solidarietà e per questo, come comunità educante e accogliente, simbolicamente sosteniamo la famiglia, insieme ai nostri studenti, con una raccolta fondi. Non è la soluzione del problema, ma rappresenta un segno tangibile e immediato della nostra autentica attenzione ai problemi di inserimento sociale della famiglia.
Così come tangibile e immediato è stato l’intervento del proprietario della casa in cui attualmente vive la famiglia e che ha consentito la temporanea risoluzione del problema favorendo il rientro a casa», conclude.