Nel novembre scorso ai signori L., già sospesi un anno prima dalla loro responsabilità genitoriale, sono stati tolti i cinque figli su disposizione del Tribunale per i minorenni di Bari. La decisione deriverebbe da una sostanziale incapacità di accudimento e da un’abitazione non adeguata alle esigenze. La famiglia, che era già seguita dai Servizi sociali, a seguito di numerose segnalazioni non avrebbe adempiuto a precise disposizioni in merito.
I bambini si trovano ora in una comunità protetta, in attesa che l’iter giudiziario faccia il suo corso. La prossima udienza, salvo un improbabile anticipo richiesto dall’avvocato dei coniugi, è fissata a ottobre prossimo, quando sarà trascorso quasi un anno di lontananza da casa. La mamma, provata da questi lunghi mesi di silenzio, chiede almeno di rivederli, di poter ristabilire un contatto con loro, di sapere come stanno e dirgli che gli vuole bene e li aspetta. Una cosa che al momento non è possibile. Le visite sono infatti state sospese finché non verranno effettuati ulteriori necessari accertamenti. Nel frattempo, la famiglia ha provveduto a sistemare l’appartamento, tinteggiando le pareti e allestendo le camerette.
Sulla vicenda i Servizi sociali di Ruvo, che continuano ad avere in carico questa famiglia, fanno sapere che stanno adempiendo a tutte le prescrizioni dell’Autorità giudiziaria. Hanno fissato un incontro con il padre e la madre per il prossimo giugno. Si spera che sia il primo passo di un percorso di aiuto verso una nuova consapevolezza genitoriale, che la signora afferma di aver già intrapreso.