Cultura

Livio Minafra vola a Kiev

La Redazione
Dopo essere stato annoverato a gennaio scorso tra i migliori musicisti jazz italiani, il 2017 continua ad essere ricco di riconoscimenti e soddisfazioni per il giovane compositore ruvese
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A pochi mesi dal suo inizio, il 2017 si è già dimostrato intenso e ricco di soddisfazioni per Livio Minafra.

A gennaio, grazie ai concerti tenuti in Italia e all’estero nell'anno precedente e al cd in piano solo "Sole luna" (Incipit Records), pubblicato a maggio scorso, la rivista "Musica jazz" lo ha annoverato tra i migliori musicisti del genere, insieme a Paolo Fresu, Enrico Rava, Gianluca Petrella ed Enrico Pierannunzi, solo per citarne alcuni. 

Oggi il giovane compositore ruvese vola a Kiev, in Ucraina, nel prestigioso Ciajkovskij, il Conservatorio che fu guidato da Sergej Rachmaninoff e che ha formato pianisti del calibro di Vladimir Horowitz. L’invito è giunto da Eugenia Cherkazova, Svetlana Shabaltina e Ivan Taranenko, rispettivamente docenti di fisarmonica, clavicembalo e composizione. Minafra si esibirà sabato 11 marzo nella Sala concerti in un recital di piano, durante il quale suonerà proprie composizioni e improvvisazioni. Il programma prevede Sarajevo, Muezzin, Cerbiatto, Bulgaria, Nella notte il cristallo, La danza del vulcano, Pioggerellina di Bogotà, Campane e una rivisitazione del Vecchio castello di Modest Musorgskij. L'idea di esibirsi in un luogo così importante lo emoziona, «soprattutto se penso che suonerò la mia musica e non quella d’altri, autobiografico oltre l’interpretazione dello spartito, poiché mi racconterò con le mie composizione e improvvisazioni. E' un onore testimoniare in un vero tempio della musica il mio punto di vista su quest'arte, ovvero una miscellanea di classica, jazz, colta e world».

Lunedì 13, invece, sempre nella sede del Conservatorio, terrà un seminario sull’improvvisazione aperto a pianisti e fisarmonicisti classici, oltre che ai compositori. Il tentativo, o meglio la scommessa, è proprio avviare a questa pratica dei musicisti di salda formazione accademica.

Chiuderà il soggiorno a Kiev un'altra lezione di improvvisazione, stavolta di carattere jazzistico, prevista nell'Ukrainian music institute con gli allievi della professoressa Lebedeva. In questo caso, l’intento sarà aprire gli studenti a interazioni con la musica folk, di cui il Paese abbonda, oltre che con quella contemporanea e attuale. «Adoro fare seminari sull’improvvisazione – commenta il diretto interessato -; perchè essa è azione improvvisa e basta, non necessariamente jazz. Anche se il jazz, nel Novecento, ha avuto il merito di ridare dignità a questa antica pratica naturale misteriosa».

Gli impegni però non si esauriscono qui, anzi. Al suo ritorno in Italia, inaugurerà il prossimo 25 marzo proprio a Ruvo di Puglia la nuova edizione del Wanda Landowska Festival, offrendo ai suoi concittadini un concerto in piano solo, Sole luna, tratto dall'omonimo lavoro edito nel 2016.

A luglio, poi, terrà una serie di concerti in Germania.

giovedì 9 Marzo 2017

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