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Una mostra per non dimenticare la persecuzione degli ebrei

La Redazione
L'assessore Filograno: «Un'occasione preziosa, utile per approfondire la conoscenza di un periodo che ha segnato per sempre la storia del genere umano»
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Si intitola “1938-1948 Dalle leggi razziali a Israele: il viaggio della speranza e il ruolo dell’Italia” la mostra proposta dall’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica istruzione del Comune di Ruvo di Puglia. Sarà allestita dal 24 al 28 gennaio nella Pinacoteca comunale d'Arte contemporanea di via Madonna delle Grazie 2 ed è organizzata dalla cooperativa sociale "Il nuovo fantarca" onlus di Bari in collaborazione con la casa editrice Proedi di Milano.

L'esposizione, curata da Andrea Jarach, presenta 25 pannelli che ripercorrono il periodo storico che va dalla promulgazione delle leggi per la difesa della razza alla persecuzione degli ebrei in Italia con l’occupazione tedesca e la collaborazione fascista, soffermandosi su nascita del sionismo in Europa, seconda guerra mondiale e risoluzione Onu 181/47 con l’approvazione del piano per la separazione della Palestina.

Alcuni pannelli spiegano il significato di parole come: “giudeo”, “israelita”, “pogrom”, “razza”, “razzismo”, “musulmano”, “palestinese”, “Palestina”, “Israele”, “sionismo” e altre ancora. Tre poi in particolare sono dedicati alla nostra regione, con riferimenti alla comunità ebraica temporanea di Bari (1943-1950); alle navi della speranza partite dal capoluogo pugliese tra l’agosto e l’ottobre del 1945, alla comunità ebraica di San Nicandro Garganico, alla diaspora e al campo 34 di Santa Maria al Bagno.

La mostra si rivolge soprattutto agli studenti delle scuole ruvesi (visite riservate per loro dalle 9 alle 13, con ingresso libero previa prenotazione allo 080.3511513), che potranno anche visionare nella sala conferenze alcuni documenti video con testimonianze dirette di protagonisti dell’epoca. Le visite saranno guidate dallo storico Vito Carlo Mancino. Dalle 18 alle 20 l'esposizione sarà visitabile da tutti.

«Si tratta – dichiara l'assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione Monica Filograno – di un'occasione preziosa, utile per approfondire la conoscenza di un periodo che ha segnato per sempre la storia del genere umano. Come docente di lettere mi pongo molte domande su come impostare la didattica della Shoah e su quali siano temi, contenuti e metodi per un efficace coinvolgimento dei più giovani. L'analisi diretta dei documenti e l'uso delle fonti video è una buona risposta a queste domande, che ho condiviso con le insegnanti referenti delle nostre scuole e insieme abbiamo deciso di accogliere la proposta di questa mostra, intorno alla quale si potrà lavorare su alcuni concetti il cui valore va oltre il tempo storico di riferimento degli eventi documentati».

venerdì 20 Gennaio 2017

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