Cultura

“Sorelle”, uno sguardo al passato attraverso gli occhi di tre donne. Le immagini

Tersilia Carofiglio
I Cacciatori d'ombra e l'amministrazione comunale inaugurano la mostra fotografica dell'artista Eva Kosloski
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Da ieri sera, fino al prossimo 11 dicembre, nei corridoi della Pinacoteca comunale sarà possibile ripercorrere un suggestivo viaggio nella memoria storica di una famiglia, le cui protagoniste sono due "Sorelle", come annuncia il titolo dato alla raccolta di fotografie dell'artista romana Eva Kosloski.

I soci di Cacciatori d'ombra, fin da subito colpiti dal lavoro dell'artista, hanno trovato l'appoggio dell'amministrazione comunale, nella figura dell'assessore Monica Filograno, per ospitare e concederle uno spazio espositivo a Ruvo.

«É un' occasione unica per riscoprire una triste pagina della storia italiana raccontata attraverso l'obiettivo di Eva», ha spiegato il presidente dell'associazione Mauro Ieva.

Ogni scatto immortala un luogo, un'emozione del viaggio che l'artista ha fatto con sua madre e sua zia. Sono loro le "Sorelle" gemelle protagoniste del percorso di riappropriazione di una memoria a lungo taciuta. «Ho iniziato questo progetto per conoscere meglio la loro storia e quel dramma di cui non avevo il coraggio di chiedere», dice la Kosloski. Si tratta della tragica uccisione, per mano dei nazisti, della zia e delle cugine che avevano adottato le due sorelle una volta divenute orfane, e del successivo suicidio dello zio ebreo Robert, cugino di Albert Einstein.

Le immagini offrono uno sguardo sul mondo di oggi e di ieri con gli occhi di tre donne: quello delle sorelle, ormai anziane, e della fotografa. «Un lessico tutto familiare e tutto al femminile. Un' occasione in più per affrontare il tema del genere», spiega l'assessore Filograno. «Anticipiamo con questa mostra gli eventi di sensibilizzazione e di lotta contro la violenza sulle donne previsti per la giornata del 25 novembre. Quale modo migliore per affrontare pregiudizi e disparità tra i generi se non educare al rispetto e avvicinarsi a linguaggi artistici, come quello fotografico che viene egregiamente rappresentato dal lavoro di Eva Kosloski».

sabato 12 Novembre 2016

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