Cultura

“Mater Dolorosa”, il pianto antico e moderno della madre per antonomasia

Mariagrazia Lamonaca
Ieri in scena a Bitonto la composizione del ruvese Vincenzo Mastropirro
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Proseguono le iniziative del Traetta Opera Festival.

Ieri, nella chiesa di San Domenico a Bitonto, è stata rappresentata la “Mater Dolorosa” scritta da Vincenzo Mastropirro, flautista e compositore originario di Ruvo di Puglia. Si tratta di un viaggio attraverso le varie “stazioni” della “passione” di Maria, utilizzando però come base antiche laudi dialettali pugliesi. Il maestro le ha musicate in nove brani (o quadri) che descrivono il dolore della Madonna, osservata dal suo lato umano, ovvero quello di una madre in pena per l’imminente morte del figlio. «È una “Passione” contemporanea sottolinea Mastropirro che non prende spunto o ispirazione da quelle che sono le Passioni classiche della musica antica. È piena di sonorità contemporanee. Ho preso alcune Laudi dialettali pugliesi, le cosiddette Laudi dei riti processionali del venerdì santo, e ho estratto alcuni episodi significativi della Passione. Generalmente la Madonna viene vista come la madre che perde il figlio, dunque una situazione che può essere totalmente attualizzata e portata ai giorni nostri».

La musica è stata eseguita dalla Mastropirro Ermitage Ensemble, formazione composta da cinque violini, due viole, due violoncelli, un contrabbasso, un flicorno soprano, un pianoforte, un’arpa, una chitarra elettrica, un sax soprano e le percussioni.

«Su una base classica composta da archi, arpa, pianoforte, ho inserito delle sezioni ritmiche e, in più, ho aggiunto i solisti. Questi – spiega Mastropirro a BitontoLive – erano le due cantanti (il soprano Marilena Gaudio e il mezzosoprano Giulia Calfapietro) che cantavano le parole delle laudi e i due attori (Pantaleo Annese e Rosa Tarantino), che le recitavano. La musica sottolinea la tradizione bandistica grazie al flicornino (che è lo strumento principe della banda). Poi ho inserito il sax soprano, che appartiene soprattutto al jazz, perché volevo portare l’attenzione sul momento della crocifissione di Gesù. Ho inserito anche la chitarra elettrica perché vuole rappresentare il lamento della Madonna».

venerdì 7 Aprile 2017

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