Cultura

Ruvo celebra Mauro Grumo

La Redazione
Oggi alle 19 si inaugura in Pinacoteca comunale una ​mostra a lui dedicata, con l'esposizione di più di 30 opere del Maestro. Fra gli altri, saranno presenti i figli Francesco, Vito e Isabella
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Si inaugurerà oggi alle 19 nella Pinacoteca comunale d’Arte contemporanea di via Madonna delle Grazie la mostra antologica “Mauro Grumo. Tra realtà e trasfigurazione”, a cura di Carmelo Cipriani.

Il progetto, cofinanziato da Comune di Ruvo e Assessorato all’Industria turistica e Culturale della Regione Puglia con la collaborazione della Pro Loco, vedrà l’esposizione di oltre 30 opere del maestro ruvese di origini bitontine, datate tra gli anni Trenta del Novecento e il primo decennio del Duemila.

La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno 2017. Sarà inoltre possibile di usufruire di visite guidate a cura della Pro Loco.

All’inaugurazione interverranno il sindaco Pasquale Chieco, l’assessora alla Cultura Monica Filograno, il curatore Carmelo Cipriani e il direttore del dipartimento Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia Aldo Patruno. Porgeranno inoltre la loro testimonianza i figli dell’artista, Francesca, Vito e Isabella Grumo, insieme a Bianca Tragni. Un catalogo di 120 pagine ricostruirà le vicende artistiche dell’autore.

L’autore

Mauro Grumo (Bitonto, 1925-Ruvo di Puglia, 2010), dopo aver svolto per molti anni la professione di insegnante, si laurea in Scienze politiche e si abilita alla professione di commercialista. Al tempo stesso sviluppa un forte interesse per l’arte, affermandosi come uno dei più interessanti artisti attivi in Terra di Bari e presente in mostre personali e collettive in Italia ed Europa.

“A sette anni dalla scomparsa del Maestro – scrivono nella presentazione al catalogo il sindaco e l’Assessora alla Cultura – abbiamo fortemente voluto una mostra che ricostruisca le vicende biografiche e le conquiste artistiche di uno tra i più interessanti artisti dell’età contemporanea in Terra di Bari, al quale già in passato avevano dedicato accurati approfondimenti critici intellettuali del calibro di Carlo Ludovico Ragghianti e Raffaele De Grada.

Nell’opera del maestro ruvese la critica ha visto un richiamo alla pittura tardo romantica e agli elementi tipici di quella cultura, dal dramma esistenziale al sublime.

Protagonista, tra l’altro, delle edizioni del Premio di pittura “Città di Ruvo” organizzato negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, Grumo è l’artista che più di ogni altro ha saputo incarnare la pratica dell’arte a Ruvo, plasmandola con naturale semplicità in un fluire naturale, e a tratti schivo, della sua esuberante creatività: rispetto ai più noti Domenico Cantatore e Francesco Di Terlizzi, non ha mai abbandonato la città né si è mai scoraggiato o sottratto al confronto, divenendo un punto fermo per la crescita culturale del territorio. Oggi la comunità ruvese restituisce ammirata quanto l’arte del Maestro ha donato nei decenni di attività: accoglie all’interno delle sale della Pinacoteca comunale una significativa selezione delle sue opere, a testimonianza di una più che sessantennale ricerca, con la finalità di trasmettere alla storia i segni e i colori più tipici di Mauro Grumo”.

sabato 27 Maggio 2017

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