Cultura

“Chimica, materiali e biotecnologie”, il nuovo indirizzo di studio del “Ferraris” di Molfetta

La Redazione
Bilancio dopo i primi 30 giorni della novità didattica dell'istituto, che coinvolge anche ragazzi di Ruvo di Puglia, Terlizzi e Bisceglie
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Una novità didattica rilevante per gli studenti di Molfetta, Bisceglie, Ruvo di Puglia e Terlizzi. Perché arrivano da questi paesi i ragazzi che stanno frequentando il nuovo corso di studi attivato dall’istituto di istruzione superiore “Galileo Ferraris”, ovvero “Chimica, materiali e biotecnologie”, articolazione Biotecnologie ambientali.

Mercoledì 11 ottobre, in questo senso, il dirigente della scuola molfettese, Luigi Melpignano, ha avuto il piacere di ospitare, nella sala conferenze del liceo scientifico “Rita Levi Montalcini”, un incontro dedicato proprio ai primi 30 giorni di questo particolare indirizzo di studio.

Lo scopo della conferenza era trarre una sorta di bilancio del primo mese di attività del nuovo corso di studi, attivato a partire dal corrente anno scolastico, per incrementare la già nutrita offerta formativa dell’iiss “Ferraris”, che consta anche degli indirizzi di “Elettronica ed Elettrotecnica”, “Informatica e Telecomunicazioni”, “Meccanica, meccatronica ed energia” per l’Itt e il liceo scientifico opzione scienze applicate (Osa) “Levi Montalcini”.

L’iniziativa è nata anche e soprattutto con il fine di informare tutti i soggetti e le istituzioni che si misurano e si confrontano quotidianamente nel campo dell’istruzione, sugli sviluppi e sull’evoluzione del corso di studi di Biotecnologie ambientali.

All’evento hanno preso parte, come relatori, lo stesso dirigente scolastico, il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini; l’ex preside del “Ferraris” e ispettore del Provveditorato Manlio Massari; il direttore del dipartimento di Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica dell’Università degli Studi di Bari Maria Svelto; e Maria Rosaria Todisco, docente di fisica e funzione strumentale per l’orientamento del “Ferraris”.

Melpignano, dopo aver accolto e salutato gli altri relatori, gli alunni della classe IABio con i loro genitori, i ragazzi delle tre classi quinte del liceo e i docenti convenuti all’evento, ha presentato il nuovo indirizzo di studi e ha spiegato come la scelta della sua attivazione fosse scaturita a seguito di un’attenta analisi delle attuali esigenze del mercato del lavoro, avendo prestato particolare attenzione alle necessità del nostro territorio, con il quale è prevista una fattiva e concreta collaborazione.

Le affermazioni del preside sono state, poi, ulteriormente rafforzate anche dal successivo intervento di Massari, il quale ha espresso la condivisione da parte degli organi dell’istruzione dell’efficacia formativa insita nell’attivazione del nuovo indirizzo di studi nell’ambito del territorio molfettese.

Successivamente Minervini, la cui presenza sta a sottolineare come la scuola sia un soggetto attivo dell’evoluzione territoriale locale, nella prospettiva di un fruttuoso dialogo culturale e sociale, nel suo intervento ha sottolineato come l’iiss “G. Ferraris” rappresenti nella realtà molfettese, grazie all’attivazione di questo ulteriore indirizzo di studio, un efficace polo di interesse culturale e formativo. In particolare, il sindaco ha evidenziato come l’indirizzo di Biotecnologie possa rivelarsi estremamente utile nel quadro di una realtà territoriale come quella molfettese in cui ci si deve interfacciare quotidianamente, ad esempio, con i problemi delle acque reflue da depurare. Pertanto, è evidente come questo corso di studi apra a chi lo frequenti nuove opportunità di lavoro.

Collegandosi a quanto detto dal primo cittadino molfettese, la Todisco ha illustrato i percorsi formativi, i contenuti e gli obiettivi del nuovo indirizzo, evidenziando l’intimo legame con l’ambiente nel quale viviamo, respiriamo e costruiamo il nostro futuro. Non a caso, la figura professionale che si forma a seguito del percorso di studi, ovvero il perito in chimica, materiali e biotecnologie, consegue competenze specifiche nel settore dei materiali, delle analisi chimico-biologiche e nei processi di produzione, contribuendo così alla ricerca di nuovi prodotti, di strategie finalizzate a favorire l’ambiente e lo sviluppo di nuovi prodotti da commercializzare, seguendo la normativa vigente in termini di qualità.

Infine la Svelto nel suo intervento ha posto l’accento sulla necessità di rafforzare il contatto e la collaborazione tra mondo universitario e scuola, per cui entrambe le istituzioni dovrebbero puntare maggiormente a trasmettere agli studenti un metodo di studio e di ricerca efficace oltre i singoli contenuti disciplinari. Inoltre, la docente, vista la presenza in sala sia degli alunni della IABio sia di quelli delle quinte, ha approfondito il tema degli sbocchi universitari previsti dall’intera offerta formativa dell’iiss, offrendo così con il suo intervento anche un efficace momento di riflessione per quanto concerne l’orientamento “in uscita” volto ad aiutare gli studenti delle classi terminali nelle loro scelte future.

Concludendo, potremmo affermare che “il futuro è bio” perché la scienza, la ricerca e la tecnologia hanno la nobile funzione di salvaguardare l’ambiente datoci in prestito e da consegnare alle generazioni future. È questo l’obiettivo principe del nuovo corso di “Chimica, materiali e biotecnologie – Articolazione Biotecnologie ambientali”.

sabato 21 Ottobre 2017

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