Cultura

Concorso “Miglior Presepe”: i premiati

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Premiazione Miglior presepe 2019 a cura della Pro Loco
Molti ruvesi smantelleranno i propri presepi il giorno successivo alla Candelora. Tra loro, molti partecipanti all'edizione 2019 del concorso indetto dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia
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Sono molti i ruvesi, cultori dell’arte presepiale, che smantelleranno le personali rappresentazioni della Natività il 3 febbraio, giorno di San Biagio, patrono di Ruvo di Puglia, e giorno successivo alla Candelora, la festa cristiana, istituita da Giustiniano, che celebra la presentazione di Gesù al Tempio e la purificazione della Vergine Maria secondo la prescrizione ebraica con cui si imponeva il rituale a ogni donna che, 40 giorni prima, avesse dato alla luce un maschio.

Tra loro, molti partecipanti all’edizione 2019 del concorso “Miglior Presepe”, organizzato e curato, da più di cinquant’anni, dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia per valorizzare, custodire e promuovere un’arte in cui sentimento religioso, folklore e tradizioni locali si fondono.

La giuria tecnica, presieduta da Giovanni Stragapede per la sua esperienza nel mondo dell’arte (è docente in materia e suoi sono i disegni di una delle protagoniste della fiction andata in onda su Rai Uno, “Pezzi unici”, con Sergio Castellitto) e composta da Teresa Fiore, Claudio Ferraro, Don Giuseppe Germinario, Vincenzo Rutigliani e Veronique Fracchiolla, ha valutato, seguendo determinati criteri e attribuendo un punteggio di massimo 25 punti, più di trenta ricostruzioni della Natività: alcune tradizionali, di scuola napoletana, pugliese e anche siciliana; altre tematiche, ispirate ai temi di attualità; altre ancora connotate da originalità e omaggi ai geni del passato.

Leitmotiv di tutte le rappresentazioni è l’alta sostenibilità ambientale e l’autocostruzione – alcuni hanno creato ex novo personaggi presepiali.

La serata di premiazione, avvenuta il 6 gennaio nella chiesa dei SS. Medici, è stata presentata da Giuseppe Caldarola.

Sono state conferite targhe-premio ai primi tre classificati nelle categorie “Chiese”, “Scuole e associazioni”; “Privati” e menzioni speciali. A ogni partecipante è stato consegnato un attestato.

Nelle prima categoria, primo posto al presepe della chiesa di San Domenico “per aver coniugato la rappresentazione tradizionale della Natività con un allestimento tematico che ha creato una stretta relazione tra passato e presente”. Accanto alla tenda in cui è stato deposto il Bambinello, è stato ricreato uno scorcio ruvese con il plastico della chiesa di San Domenico, il convento e l’oratorio.

Nella categoria “Scuole e associazioni”, il terzo posto è andato al presepe tradizionale di ispirazione napoletana della scuola primaria “San Giovanni Bosco”: pregevole, accurato, con elementi meccanizzati. Un contributo è stato dato da Luciano Di Gioia, autore del presepe allestito nella chiesa dell’Annunziata.

Due ex aequo in seconda posizione: la scuola primaria “Biagia Marniti” e il Liceo Scientifico “O. Tedone”. Il primo presepe è una innovativa rappresentazione della Natività, realizzata da bambini, insegnanti e familiari con materiale riciclato al 99% ispirandosi al “coding”, la lingua che consente di dialogare con il computer assegnandogli compiti e comandi in modo semplice.

Omaggio alle personalità politiche, scientifiche e culturali, del passato e contemporanee, è stato fatto dai liceali del “Tedone”, che hanno ricreato, con materiale riciclabile, un presepe tematico somigliante, nella composizione, a una pala rinascimentale.

Primo posto alla scuola primaria “Giovanni Bovio”. Dal laboratorio partecipato – alunni, docenti, familiari – è stato realizzato un candido presepe in pasta di sale e polistirolo, con deliziose imperfezioni che attestano un lavoro manuale; un presepe a cui luci multicolore pastello hanno conferito spessore e significato. Fondamentale il messaggio, affidato a lettere realizzate a mano e dipinte: ogni persona è diversa, unica e, per questo, ricca. Oltre alla targa è stato consegnato, a cura del presidente della Pro Loco Rocco Lauciello, materiale da cancelleria.

Per i privati, il terzo posto è andato a Lorusso Vincenzo, autore di un presepe tradizionale, ricco di scene quotidiane di elevato valore artigianale. Attraverso meccanismi dinamici, realizzati dallo stesso Lorusso, è stata conferita vitalità alle scene.

Secondo posto a Michele Mazzone che ha collocato la Natività in un arioso casale ottocentesco pugliese. Accurato anche negli interni, arredati con grazia e perizia certosina; ogni minuscolo dettaglio è frutto di lavoro artigianale. Un presepe di piccole dimensioni e proporzionato.

Primo posto a Vincenzo Ciliberti che ha presentato il presepe in un quadro. Una cornice dorata racchiudeva un presepe in stiacciato (scultura in rilievo e sporgenza minima che si attenua man mano che dal basso si procede verso l’alto, dando l’illusione della profondità) con personaggi della tradizione e della cultura popolare. Anche gli interni delle abitazioni sono stati arredati con cura.

Menzioni speciali sono state date al “presepe coinvolgente” di Lucia D’Ingeo: una ricostruzione accurata, con i trulli di pietra e alcuni personaggi realizzati dalla nostra che ha un vero e proprio culto per la tradizione presepiale tanto che, sin da ottobre, pianifica la sua costruzione che deve terminare perentoriamente l’ultima domenica di novembre, la prima di Avvento. Il presepe è un omaggio al Settecento Napoletano, all’iconografia tradizionale con Stefania, la donna che allatta un bambino frutto di un miracolo; con Ciccibacco, l’oste; con la signora che prepara le frittelle; con i bottegai che rappresentano i mesi dell’anno; con l’osteria alle spalle della grotta a simboleggiare il vizio. E poi i monaci in questua, una ricostruzione dell’ex Convento dei minoriti. E angeli puttini che scendono dall’alto. Presepe tematico, ispirato al dramma delle morti dei migranti in mare, la Natività di Flora De Palo. Su una distesa di tulle turchese e glicine, che ricopre tante lucine azzurre – le anime di chi ha perso la vita – c’è la barca con la Santa Famiglia. E, poi, a vegliare, un angelo realizzato con pietre di mare e un’autentica stella marina che rappresenta la cometa. Originale e intimo il presepe nella credenza di Christian Turturo, in stile napoletano, distribuito su più piani: la musica dolce, le luci soffuse hanno esaltato ogni particolare della composizione.

Ai più piccoli partecipanti è stata conferita la menzione Junior.

Novità di questa edizione, il premio attribuito dalla giuria popolare: 500 persone hanno scelto il presepe preferito tra tutti i partecipanti ritratti nelle fotografie di Claudio Ferraro, esposte il 2 e 3 gennaio scorsi nella piazzetta antistante l’Infopoint. Il più votato è stato quello tradizionale di Giuseppe Varriello, ampio, spazioso.

A Varriello sono state donate pubblicazioni edite della Pro Loco sulla storia, l’arte, le tradizioni di Ruvo di Puglia. E tanto i premi in cancelleria che in libri esprimono l’intento dell’associazione di promuovere, diffondere e tutelare la cultura locale. Anche la scelta di premiare nella chiesa dei SS Medici rispecchia l’urgenza di salvare dall’oblio la storia locale. La chiesa del XIII secolo, un tempo dedicata alla Madonna di San Luca, conserva il mausoleo del XVIII secolo di Fabrizio Caputi, attribuito a Michelangelo Costantini. E, tra gli obiettivi della Pro Loco, anche la valorizzazione del genius loci ruvese, la musica, con il concerto del quintetto di ottoni degli “Amici della Musica”.

I presepi in concorso sono piccole e preziose testimonianze del sentimento religioso delle persone; sono tributi affettuosi a Ruvo di Puglia, alla sua storia, alla sua arte – alcune Natività sono ambientate anche nel centro antico cittadino -. Sono un tributo anche alla stessa Puglia e all’Italia (alcuni hanno inserito trabucchi e fontane romane nel paesaggio presepiale).

I presepi sono espressione della personalissima capacità di creare, fabbricare, narrare anche attraverso le luci, i colori, la disposizione delle figure e degli oggetti, quelle figure e quelle installazioni che sono contemporanee eppure anche millenarie. Non somiglia, forse, la celeberrima carta stellata a un cielo musivo bizantino?

Di seguito tutti coloro che hanno partecipato al concorso “Miglior Presepe 2019”: tra loro c’è anche chi proviene da paesi limitrofi. Sono Chiesa di San Domenico; Chiesa del Purgatorio; Scuola di InfanziaH. C. Andersen; Scuola Primaria “G. Bovio”; Scuola “F. Rubini”; Scuola Materna “Pio XII”; Scuola “Walt Disney”; Scuola Primaria “B. Marniti”; Associazione “L’amico pianoforte”; la scuola primaria “Bartolo Di Terlizzi”;Liceo Scientifico “O. Tedone”;Scuola Primaria “San G. Bosco”; Cosimo Damiano Caldarola; Nicola Di Terlizzi; Vincenzo Ciliberti; Gemma Sette;Cataldo Quercia; Binetti Mauro; Giuseppe Verriello; Michele Mazzone; Maria Ciliberti; Lucia D’Ingeo; Antonella De Venuto; Vincenzo Pellegrini; Giuseppe Paparella; Flora De Palo; Fracchiolla Angelo; Lorusso Vincenzo; Cantatore Michelangelo; Cataldo Sette; Nicola Cassano; Christian Turturo; Caterina Montaruli; Raffaele Karol Amorotti.

sabato 18 Gennaio 2020

(modifica il 3 Dicembre 2022, 8:44)

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