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Restringimento provinciale 231, previste demolizione e ricostruzione del ponte “Patanella”

Marianna Lotito
Marianna Lotito
Michelangelo Cavone: «Eseguite le valutazioni geologiche e relative agli indici di staticità. Appena il bilancio verrà approvato si passerà alla realizzazione del progetto esecutivo. Speriamo nella gara d'appalto entro settembre»
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A chi non è capitato di dirigersi da Corato verso Ruvo utilizzando la ex 98, la strada provinciale 231, e chiedersi come mai da così tanto tempo c'è un restringimento della carreggiata? Una situazione che prima riguardava solo la corsia sud e ora esiste anche nel senso di marcia opposto.

Ne abbiamo chiesto il motivo a Pasquale Pomodoro, consigliere della Città metropolitana: «Si tratta di una forma di cautela, a garanzia della sicurezza dei cittadini. Su quel tratto di strada è necessario evitare un carico di peso eccessivo perché nella parte sottostante è presente un viadotto».

Del ponte “Patanella” – così come tanti chiamano quel viadotto – si parla già da tempo. Risale infatti al 2012 il protocollo d’intesa siglato fra l’allora presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli ed il sindaco dell’epoca del Comune di Ruvo di Puglia, Vito Ottombrini.

Così come riporta RuvoLive.it in un articolo dell’epoca, la convenzione prevedeva 1,6 milioni di euro per la demolizione e ricostruzione del ponte e l’adeguamento strutturale della strada comunale sottostante denominata “Patanella”. Solo 240mila euro dovevano essere a carico del Comune di Ruvo su cui insiste il ponte, il resto spettava alla Provincia.

Il protocollo prevedeva inoltre l’adeguamento funzionale della tratta sottopassante il ponte interessato; la realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione dell’area interessata; la pavimentazione delle tratte stradali di nuova realizzazione con l’impiego di materiale per migliorare l’aderenza dei veicoli in transito e ridurre al minimo la possibilità di allagamenti; la sistemazione della segnaletica stradale, orizzontale e verticale.

Cosa è accaduto dal 2012 ad oggi?

A spiegarci tutti i dettagli e gli sviluppi della vicenda è Michelangelo Cavone, consigliere delegato alla Viabilità e ai Trasporti della Città metropolitana: «Sono stati eseguiti i calcoli strutturali ed è emersa la necessità di una spesa superiore a quella messa in conto all’inizio. Occorrono altri 800mila euro, si deve raggiungere il totale di 2,4 milioni di euro.

Un cifra che ha reso necessario un nuovo progetto preliminare, approvato da Decaro proprio la settimana scorsa».

Per pubblicare il bando di gara finalizzato ad affidare i lavori «si deve poter disporre delle risorse economiche. La Città metropolitana – aggiunge Cavone – è riuscita ad assicurare la copertura finanziaria dell’opera recuperando gli altri 560mila euro dal piano triennale delle opere pubbliche che andremo ad approvare entro marzo con il bilancio.

I nostri 560mila euro, uniti ai 240mila deliberati ad ottobre dalla Regione dopo non poche richieste fatte anche da me personalmente all’assessore Giannini, assicurano la disponibilità dei 2,4 milioni di euro indispensabili per i lavori».

«Avendo già fatto tutte le valutazioni geologiche e relative agli indici di staticità – aggiunge Cavone – appena il bilancio verrà approvato, gli uffici potranno procedere con la realizzazione del progetto esecutivo. Considerati i tempi burocratici necessari, speriamo di poter arrivare a indire la gara d’appalto entro settembre».

mercoledì 22 Febbraio 2017

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dr.zoidberg
dr.zoidberg
7 anni fa

ma no? così presto? non sono nemmeno passati 15 anni dal primo restringimento! è incredibile, questa velocità nel risolvere i problemi, wow , fa quasi girare la testa… sono certo che potremo di nuovo goderci la 231 a tutto campo, ma subito, solo altri 15 o 20 anni di attesa…