Politica

Sospeso un dipendente comunale, l’opposizione insorge

La Redazione
I consiglieri di minoranza: «Penosa e gravissima vicenda che umilia ingiustificatamente un lavoratore serio, onesto, professionalmente preparato e altamente rispettoso delle funzioni e dei ruoli altrui»
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«Abbiamo avuto notizia che il 7 aprile è stato notificato a un dipendente comunale un provvedimento disciplinare che
prevede la sua sospensione dal lavoro per cinque giorni e la mancata corresponsione
dei relativi emolumenti economici!». A darne notizia in un comunicato ufficiale è l’opposizione di centrodestra, che definisce l’accaduto «una questione “apparentemente” gestionale ma
“sostanzialmente e squisitamente” politica e amministrativa, che merita i
dovuti approfondimenti nelle sedi deputate.

Infatti, proprio mentre il Sindaco della città di Ruvo di Puglia ritirava a Catania, in nome dei princìpi di libertà e di democrazia di uno Stato di diritto, il prestigioso premio internazionale all’impegno sociale 2017 “Rosario Livatino – Antonino Saetta – Gaetano Costa”, istituito in memoria dei
giudici eroi caduti nella lotta alla criminalità da parte del Comitato
antimafie di Riposto, la sua civica Amministrazione provvedeva a notificare il
provvedimento disciplinare comminato a un dipendente comunale che in 25 anni
di carriera non aveva, fino ad allora, neppure ricevuto un richiamo!

Un provvedimento eccezionale destinato sicuramente a fare molta
eco, date le circostanze e le motivazioni per le quali è stato generato e che
non riguardano affatto l’attività prettamente lavorativa prestata dal
lavoratore dipendente nell’ambito del Comune
. Quindi, non si tratta di assenza
ingiustificata dal posto di lavoro, di mancanze e omissioni nell’esercizio
delle proprie funzioni, di inosservanza di leggi e/o disposizioni impartite dai
propri superiori, bensì di altre cause che da una prima lettura dei fatti e
degli atti, ci sembrano deboli e strumentali e che saranno accertate nelle
competenti sedi
», scrivono i sei consiglieri di minoranza.

«A noi – proseguono -, per la funzione che ci onoriamo di ricoprire e che ci
compete, preme sottolineare rigorosamente due aspetti di questa penosa e
gravissima vicenda che umilia ingiustificatamente un lavoratore serio, onesto,
professionalmente preparato e altamente rispettoso delle funzioni e dei ruoli
altrui.

Il primo aspetto è di tipo politico-costituzionale: preservare
prioritariamente la tutela del lavoratore e rispettare il ruolo del dipendente

generico nella Pubblica Amministrazione, non solo dunque del singolo lavoratore
oggetto del provvedimento disciplinare in questione. E’ fuor di dubbio che il
pubblico dipendente ha il dovere di osservare il regolamento di disciplina
interno che stabilisce i rapporti col datore di lavoro, ma è
altrettanto sacrosanto e inalienabile il proprio alla libertà di
parola, di opinione, di orientamento politico, di dissenso e di critica
dell’attività amministrativa della città in cui egli vive e lavora, in qualità
di cittadino-contribuente che fa parte attiva di una comunità. Riteniamo di
essere a tal proposito perfettamente in sintonia con quanto dichiarato
recentemente da Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci. Sarà nostro intento vigilare e andare fino in fondo per la tutela di
tale invalicabile concetto di libertà, costituzionalmente garantito a tutti, anche
e soprattutto a coloro che non la pensano come noi, baluardo di democrazia e di
uguaglianza che non può essere messo in discussione da chiunque. Auspichiamo la figura di un Sindaco che sia garante di tale nobile aspettativa
e non di un Sindaco obnubilato dal potere esercitato, che non accetti di buon
grado i giudizi altrui e reagisca in maniera scomposta e censurabile a
eventuali critiche espresse nei confronti del suo operato e della sua
Amministrazione.

Il secondo aspetto riguarda invece i risvolti prettamente
amministrativi e programmatici. A tal proposito, è nostro dovere chiedere
formalmente la discussione in Consiglio comunale della vicenda
, con il
coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Ad esempio, ci farebbe piacere
conoscere il parere del Cug, il Comitato unico di garanzia, organo di recente
istituzione interno all’Ente e costituito dai rappresentanti delle varie sigle
sindacali, tra le cui funzioni rientra anche quella di relazionare a riguardo
delle controversie in essere tra Pubblica Amministrazione e lavoratori. E infine, intendiamo
approfondire e analizzare le cause oggettive e sostanziali di un costante,
progressivo e sempre più incalzante esodo di personale, per mobilità interna,
dall’area Vigilanza-Sicurezza-Protezione civile e Annona verso altre aree; a questo punto, è doveroso da parte di tutti
gli Amministratori, non solo dell’opposizione, chiedersi il perché dei tanti
avvicendamenti del personale impiegato e di un clima ambientale insostenibile
da diverso tempo oltre i livelli di guardia», concludono i consiglieri.

martedì 11 Aprile 2017

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