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Premi di produttività nelle Pmi, accordo siglato tra Confapi e sindacati

La Redazione
​La detassazione diventa operativa, con la possibilità di versarli anche in servizi di welfare aziendale. «Si tratta di un messaggio positivo che sostiene e incentiva l'economia del nostro territorio»​
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La detassazione dei premi di produttività diventa operativa anche nelle province di Bari e Bat, con la possibilità di versarli non solo in denaro, ma anche in servizi di welfare aziendale, come previsto dalla recente normativa. Venerdì 5 maggio è stato firmato a Bari un accordo territoriale fra Confapi Bari-Bat e i segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil. Intesa che di fatto rende operative le disposizioni degli accordi interconfederali, firmati dalle delegazioni nazionali il 26 luglio dello scorso anno.

I lavoratori e le lavoratrici delle Pmi delle province di Bari e Bat associate a Confapi e che ne applicano i contratti collettivi nazionali potranno dunque beneficiare della detassazione, secondo i criteri stabiliti dalla legge di stabilità 2016. Le aziende, insieme ai sindacati, dovranno ora attivarsi per informare i dipendenti delle agevolazioni fiscali derivanti dall’intesa territoriale.

Durante l’incontro, si sono trovate d’accordo su un metodo di misurazione scientifica degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione. La condizione di incrementalità degli obiettivi sarà perciò verificata nell’arco di un periodo congruo attraverso indicatori numerici appositamente individuati e fondati su report aziendali.

Gli indicatori verranno comunicati al dipendente insieme alla stima del valore del premio e le sue modalità di corresponsione, con l’eventualità che il premio venga corrisposto, in tutto o in parte, per scelta del lavoratore, tramite prestazioni di welfare aziendali.

Le stesse informazioni, in assenza di rsu o rsa in azienda, si è statuito, verranno fornite preventivamente, per eventuali osservazioni, anche alle Segreterie territoriali delle organizzazioni sindacali sottoscrittrici dell’accordo.

Infine verrà costituito un comitato composto da un rappresentante di ciascuna delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali firmatarie, che avrà il compito di valutare l’andamento dell’attuazione dell’accordo territoriale e dei suoi effetti redigendo un rapporto, basato sui premi istruiti nel territorio.

«Con questa intesa, che permetterà a centinaia di lavoratori occupati nei settori del mobile arredamento, della grafica ed editoria, della meccanica, dell’energia, del turismo e della cultura, della chimica, dell’informatica, della logistica e dei trasporti, del tessile e dell’abbigliamento, dell’agroalimentare, dell’edilizia e affini, a cui si applica uno dei 13 contratti collettivi siglati da Confapi e Cgil, Cisl e Uil, si dimostra che il modello della contrattazione basato su due livelli è la conferma di opportunità derivanti dalla valorizzazione della contrattazione di secondo livello, anche attraverso il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

Riconoscere ai lavoratori una retribuzione più significativa vuol dire fornire ulteriori redditi e maggiore potere d’acquisto a quest’ultimi, per vivere con minori difficoltà una realtà difficile come quella della Città metropolitana di Bari e della Bat. Al tempo stesso è essenziale fornire alle imprese e ai lavoratori strumenti che possano concretamente agevolare la creazione di ecosistemi aziendali virtuosi. Si tratta di un messaggio positivo che sostiene e incentiva l’economia del nostro territorio»: così dichiara Giuseppe Boccuzzi, segretario generale della Cisl di Bari, che insieme al collega della Cisl di Foggia, Emilio Di Conza, ha siglato l’accordo per la parte sindacale cislina.

lunedì 8 Maggio 2017

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