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Consiglio comunale, la sintesi

La Redazione
​Protrattosi fino a tarda sera, ha evaso solo sette punti all'ordine del giorno. La minoranza abbandona l'aula durante il voto per debiti fuori bilancio relativi a vecchi lavori di manutenzione
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Si è svolto ieri pomeriggio fino a tarda sera il Consiglio comunale in sessione ordinaria.

Dopo un lungo preambolo, si passa all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti. Nessun problema per quelli del 22 e del 29 maggio, mentre sul terzo del 30 maggio Piero Paparella chiede una rettifica in merito alla sua dichiarazione di voto sulla rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti, che sarebbe stata completamente stravolta. Dopo un’animata discussione, l’assise viene sospesa per poter provvedere. Al rientro, anche il terzo punto viene approvato all’unanimità.

La riclassificazione dello stato patrimoniale viene poi votata dalla maggioranza, mentre i cinque consiglieri di opposizione presenti (assente Giovanni Mazzone) si astengono. Stesso iter per l’approvazione del rendiconto di gestione per l’esercizio 2016, che presenta un avanzo di amministrazione di circa 13milioni e 195mila euro, e per la variazione del bilancio di previsione 2017-2019.

Il punto 7 viene momentaneamente ritirato e si passa alla discussione del debito fuori bilancio per il pagamento di fatture non ancora onorate relative a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria risalenti agli anni dal 2009 al 2014. L’ammontare complessivo è di 419.286,73 euro ed è riconoscibile ai sensi dell’articolo 194, comma 1e del decreto legislativo 267/2000, in quanto le prestazioni effettuate hanno determinato utilità e arricchimento per l’ente.

Anche in questo caso, il provvedimento viene approvato – con l’aggiunta di un emendamento – con i soli voti della maggioranza, mentre il centrodestra decide di uscire dall’aula.

Soddisfatto il sindaco Pasquale Chieco. «Questo riconoscimento – ha commentato -, lungi dall’essere un semplice provvedimento tecnico, ha in realtà un importante significato politico, poiché chiude pendenze del Comune con molte aziende (in grande parte ruvesi), libera l’ente da debiti importanti e antichi, e immette risorse nell’imprenditoria locale.

Io e i consiglieri della mia maggioranza ci intestiamo per intero e in maniera esclusiva questo risultato, che abbiamo costruito, anche con il lavoro paziente e minuzioso degli assessori Rocco Marone e Nicola Giordano, e degli uffici finanziario e tecnico del Comune, e che abbiamo portato fino in fondo compatti in Consiglio comunale. Dispiace che i consiglieri di minoranza, invitati a condividere questa decisione importante per la comunità, abbiano invece abbandonato l’aula al momento del voto. Oggi abbiamo chiuso vecchi i conti con il passato, gli effetti positivi di questo provvedimento saranno presto avvertiti dai cittadini».

Il lungo botta e risposta precedente al voto fa sì che questo sia l’ultimo argomento dell’assise, che viene rinviata su proposta di Lia Caldarola.

venerdì 16 Giugno 2017

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