In una lettera indirizzata al Sindaco Pasquale Chieco e all’Assessore alle Politiche sociali Monica Montaruli, protocollata lo scorso 3 luglio, Luigi Fracchiolla, a nome dei Grilli rubastini, chiede ufficialmente, «per poter avviare iniziative concrete in favore della comunità dei rifugiati presenti sul territorio comunale, di volerci cortesemente comunicare il numero delle persone accolte e le relative necessità emerse».
«I numeri sono importanti – si legge nella lettera – per cercare di applicare l’accordo tra Anci e Ministero dell’Interno, tanto da poter considerare una distribuzione più equa e una gestione ottimale dei migranti in tutti Comuni», seppur si precisi che «tutto ciò non è cosa semplice».
«Le nostre Comunità sono chiamate a un atto umanitario e al ristoro delle necessità dei migranti in generale e dei rifugiati politici chiedenti asilo più in particolare, e le strutture di accoglienza devono garantire ai richiedenti protezione internazionale una serie di servizi, quali “la tutela della vita e del nucleo familiare, ove possibile” e “la possibilità di comunicare con i parenti, gli avvocati, nonché con i rappresentanti dell’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati)”».
Per i Grilli rubastini è dunque necessario «garantire con la nostra solidarietà specialmente i minori, anche prescindendo dalla questione dell’unità familiare, i quali godono di una particolare tutela in quanto qualificati come persone vulnerabili e pertanto destinatari di condizioni di accoglienza speciali, non ultimo il diritto/dovere all’istruzione scolastica».