Politica

L’assessore Montaruli visita i rifugiati ospiti a Calentano

La Redazione
​La struttura, aperta dalla Prefettura e gestita dalla cooperativa sociale Cometa onlus, accoglie 17 persone, prevalentemente ragazzi sotto i trent'anni, e due nuclei familiari con bambine piccole​
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Il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Monica Montaruli ha visitato nei giorni scorsi il Cas (Centro accoglienza straordinaria) per rifugiati aperto dalla Prefettura in zona Calentano, a circa 10 chilometri dalla città, e affidato in gestione alla cooperativa sociale Cometa onlus.

La struttura ospita attualmente 17 persone, prevalentemente ragazzi sotto i trent’anni, oltre a due nuclei familiari con altrettante bambine molto piccole.

I responsabili hanno illustrato le attività del progetto in corso di svolgimento secondo gli standard e i requisiti organizzativi richiesti; i rifugiati stanno già partecipando alle attività finalizzate alla loro integrazione, in particolare stanno frequentando corsi di lingua italiana, e sono stati avviati contatti con parrocchie e associazioni dei paesi limitrofi, al fine di curare al meglio gli aspetti di socializzazione e i percorsi di autonomia.

Al momento non ci sono particolari problemi per la mobilità e gli spostamenti dal Centro alla città poiché la struttura, pur essendo ubicata in una zona extraurbana non servita da mezzi di trasporto pubblici, è dotata di una navetta gestita dagli operatori di progetto, i quali provvedono ad accompagnare ciascuno degli ospiti in base alle esigenze rappresentate.

«Sono stata accolta con gentilezza e ospitalità sia dagli operatori che dagli ospiti – ha dichiarato l’assessore Montaruli al termine della visita -. Ho avuto un lungo colloquio con il responsabile, che mi ha rassicurata circa la serenità e la regolarità con cui si stanno svolgendo le attività.

Abbiamo condiviso la necessità di camminare insieme lungo un solco che a Ruvo abbiamo già iniziato a tracciare con tutta la comunità in questi mesi, con gli incontri e le manifestazioni pubbliche in cui abbiamo riflettuto sui temi dell’accoglienza e dei diritti umani e civili.

Adesso è arrivato il momento di passare dalla teoria alla pratica, nella convinzione che conoscere le persone e le storie sia il modo migliore per affrontare e superare la paura, spesso frutto di una comunicazione distorta di questi temi che passa attraverso la tv e ancor più i social. Io ho iniziato con questa visita, incontrando il sorriso gentile di un giovane papà con la sua bimba sulle spalle, dallo sguardo vispo e timido, che spero incontrerà nella nostra città sorrisi altrettanto gentili».

Intanto sono già in programma diverse iniziative per creare opportunità di conoscenza e integrazione per i migranti e di arricchimento e crescita per tutti.

martedì 19 Settembre 2017

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Ciccio
Ciccio
6 anni fa

Ma dov'è esattamente, a Calendano, lo vogliamo scrivere?