Una grande passione per la musica e per l'arte in generale si é manifestata sin da subito in Cosimo D'Ingeo, che oggi a 38 anni ci racconta del suo mondo sonoro.
«Tutto é nato spontaneamente, anzi per gioco!», spiega il cantautore. A 12 anni lo appassionavano i giochi di magia e nel coltivare questa attività é inciampato nella musica. Galeotto fu uno scambio di trucchi di prestigio con un suo amico, che invece ricambiava con lezioni di chitarra. «Da quella prima esperienza ho capito ciò che davvero mi emozionava fare!». Questa scoperta lo porta a esplorare più strumenti, ma é con la tastiera che riesce a esprimersi appieno e con cui tutt'ora svolge il suo lavoro di composizione.
Prestissimo arriva il primo riconoscimento; all'età di 15 anni scrive "Note per volare" e vince il concorso canoro coratino "La nota d'oro" nella categoria nuove proposte. «Ricordo che fu una grande sorpresa. Mi ha spronato sapere che ciò che facevo potesse affascinare chi mi ascoltava».
Da quel momento D'Ingeo non ha più lasciato la musica, a cui si é dedicato parallelamente agli studi. Questi ultimi lo hanno condotto a Roma, dove si é laureato in Psicologia clinica a La Sapienza nel 1998.
Purtroppo la vita nell'ambiente artistico non é facile, e la voglia di fare della musica la propria professione é rimasta a lungo solo un sogno. La realtà, infatti, impone al cantautore ruvese di accantonare le sue aspirazioni per affrontare difficoltà in ambito familiare. Si vede costretto a svolgere vari lavori.
Un periodo buio da cui Cosimo é uscito forte di un'energia che vive nelle sue note e arricchito da un'esperienza di vita che ha voluto raccontare nei suoi testi. «Ho finalmente ripreso a cantare, ho ritrovato il mio posto nel mondo». Una dimensione vicina alla gente e alla sua Ruvo, in cui ha riscoperto le sue origini e raggiunto un nuovo equilibrio artistico.
Oggi D'Ingeo si dedica ai suoi brani, ha partecipato a dirette televisive per l'emittente locale "Video Italia Puglia" e si muove nel panorama regionale dei concorsi canori. «Non ho ancora avuto la possibilità di fare un cd tutto mio. Sono alla ricerca di un gruppo di musicisti con cui collaborare alla realizzazione di un' opera in cui raccogliere tutte le mie canzoni». Una ricca produzione di pezzi che sono nati negli anni dall'esigenza di raccontare gli amori, i dispiaceri e le vicende della sua vita. Si tratta di testi che affrontano temi forti, su sonorità lievi che accendono l'animo di chi ascolta. Come "Stelle cadenti" in cui, tra i notiziari che raccontano di bombe e violenza, l'autore canta della fragilità dell'uomo contemporaneo,che si scontra con l'esigenza di un cambiamento in positivo. Anche il suo ultimo lavoro, "Parlami piano", ha un testo molto intenso, che gli valso il primo premio a "La nota d'oro" 2016.
D'Ingeo racconta sottovoce della solitudine e della malinconia che può nascere nell'animo quando ci si confronta col mondo, ma per l'artista la risposta é la musica. «É una compagna di vita. Con la musica non siamo soli nell’universo, si deve cercare nella musica la chiave del progresso dell’umanità, ci tiene compagnia come accade ai bambini con le nenie delle loro madri».
La ricchezza del lavoro del cantautore gli é valsa anche una borsa di studio, che lo scorso dicembre lo ha condotto a Verona per gareggiare contro i finalisti dei Grandi Festivals Italiani. «Un'esperienza che mi ha arricchito tanto. Ho conosciuto persone meravigliose, con cui ho condiviso sogni e ambizioni».
Di recente D'Ingeo si é avvicinato al teatro. La scoperta affinità per quest'arte lo ha visto debuttare come interprete nello spettacolo "Shakespeare rattle and roll" sul palcoscenico del Comunale di Ruvo.
Non si può che augurare il meglio a questo artista straordinario che continua a sorprendere con le sue eccletticità e passione.