La confraternita Purificazione Addolorata e il complesso bandistico “Basilio Giandonato – Città di Ruvo di Puglia” invitano la cittadinanza al 35esimo Concerto di marce funebri che si terrà oggi alle 19.30 nella chiesa di San Domenico.
Si tratta ormai di un appuntamento fisso che avvìa i riti della settimana santa rubastina. Tema del 2017 è "Sub umbra crucis", ovvero Sotto l’ombra della croce, il simbolo cristiano guardando il quale ogni uomo affronta le quotidiane difficoltà della vita, traendovi la forza per proseguire il suo cammino e trovandovi "protezione”.
Il titolo è anche una marcia funebre del maestro Rocco Di Rella. La composizione, ultimata a marzo del 2014, è stata eseguita per la prima volta nell’aprile dello stesso anno nella cattedrale di Mottola, in provincia di Taranto, dove si è svolta la finale del prestigioso concorso nazionale di musiche della passione, rappresentando la Puglia e la sua cultura nella serata di premiazione.
Negli anni, il concerto ha subìto numerose variazioni artistiche tali da non appiattirne l’essenza, ma alcuni aspetti rimangono immutati, senza sentire il trascorrere del tempo: la chiesa di San Domenico, il simulacro di Maria Santissima Desolata, alla quale la serata è dedicata, la scelta del mercoledì antecedente lo svolgimento del corteo processionale proprio della Desolata e l'esecuzione dell'omonima marcia funebre del maestro Basilio Giandonato.
Il programma
La serata prevede “Vivo cordoglio” (“numero 22”) di Alessandro Amenduni; “Una lacrima sulla tomba di mia madre” (“numero 16”) di Amedeo Vella; “Pietà Signore” di Alessandro Stradella (arrangiamento per banda di Rocco Di Rella); ”Sub umbra crucis” e “Preghiera alla Vergine Addolorata” di Rocco di Rella; “Triste ricordo” (“numero 27”) di Alessandro Amenduni e “La Desolata” di Basilio Giandonato.
Il concerto bandistico Basilio Giandonato – Città di Ruvo di Puglia
Conosciuto in città come la “Banda comunale”, è l’erede vero e proprio del gruppo costituitosi in seno a quella che è stata la scuola di musica comunale.
Il complesso, primo per numero di impegni svolti in città, continua a portare avanti la propria opera, specializzandosi nell’ambito più tradizionale e offrendo la possibilità soprattutto a non professionisti e giovani di fare musica. Dal 1986 è diretto dal maestro Rocco Di Rella e consta di 40 elementi, tutti ruvesi.
La capacità della banda di sfornare sempre nuove generazioni di musicisti, costituendo così il “primo gradino” di una sorta di vivaio, è finalizzata alla crescita dei giovani abitanti del paese, senza rincorrere persone provenienti dalle città limitrofe. Questa particolarità fa sì che la tradizione bandistica rubastina sopravviva e rimanga legata alla Banda nel suo complesso e non alle singole persone.