Spettacolo

Amore e desiderio nello spettacolo dei ragazzi del “Tannoia”

La Redazione
​21 interpreti e quattro musicisti hanno portato in scena "Dal disìo chiamate"​, per la regia di Giulio De Leo, raccontando aneddoti e retroscena di sette coppie celebri della storia e della letteratura
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Il sipario si apre sulla scena delle scene: il primordiale paradiso terrestre, in cui lo spettatore ha la sensazione di essere catapultato, grazie al cinguettio degli uccelli e ai suoni di un mondo edenico abitato dalla coppia per antonomasia. Agli esordi della storia umana e delle storie d’amore tout court ci sono loro, Adamo ed Eva. Eva è la prima donna, l’eroina che fa nascere il presente in una realtà ancora in potenza, la protagonista del mito più noto e, forse, più equivocato. La giovane Martina, che sulla scena è una convincente Eva moderna, rinnova il primo gesto, l’assaggio e l’offerta del frutto proibito, quel gesto che condensa in sé colpa e merito, caduta e redenzione: senza di esso nulla sarebbe cominciato, né la morte, né la vita, né l’amore.

Non poteva perciò non prendere le mosse dalla storia della prima coppia l’ultimo lavoro teatrale degli studenti dell’itet “Tannoia”, diretti dal maestro Giulio de Leo, con l’assistenza tecnica del bravo Livio Berardi. Il risultato che giovani attori e regista hanno ottenuto, grazie a un sodalizio ormai consolidato, è sorprendente. 21 interpreti e quattro musicisti, tutti rigorosamente a piedi nudi, hanno portato in scena al teatro Comunale di Ruvo di Puglia “Dal disìo chiamate”, spettacolo inserito nell’ambito della rassegna “Relazioni”, promossa dall’Assessorato alla Cultura.

Un excursus sul desiderio, soprattutto amoroso, indagato, esplorato e raccontato in sette momenti, ispirati ad altrettante celebri coppie. Coppie della letteratura, della musica, della storia, del cinema, del mondo dello spettacolo: Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta, John Lennon e Yoko Ono, John F. Kennedy e Jaqueline, Maria Callas e Aristotele Onassis e, last but not least, Federico Fellini e Giulietta Masina. Storie d’amore a lieto fine o tragicamente concluse, passioni travolgenti o relazioni stabili, di cui si ripercorrono aneddoti e retroscena, momenti salienti e inediti dettagli. Forse perché avvantaggiati dall’essere adolescenti, alle prese con il sogno di improbabili principi azzurri in blue jeans e sulle tracce di principesse in versione pop, i giovani attori hanno interpretato le sottili sfumature della passione amorosa con maestria e intensità singolari. Non solo un teatro di parola, quello a cui gli studenti del “Tannoia” hanno dato vita, ma un teatro del corpo e della consapevolezza dei gesti e dell’espressività.

Bellissime le musiche che fanno da contrappunto, dal “Bolero” di Ravel all’indimenticabile “Imagine”. Grande la soddisfazione delle tutor del progetto, Isabella Anzelmo e Rosanna Ippedico, ma anche della dirigente scolastica Nunzia Tarantini, che ha elogiato la qualità della rappresentazione e ha rinnovato l’impegno del “Tannoia” a investire nei laboratori teatrali come luoghi di crescita e di arricchimento culturale straordinari. «Sono orgogliosa di voi, mi regalate ogni volta emozioni uniche – ha detto rivolgendosi ai giovani e talentuosi attori -. Proprio per questo mi auguro che Ruvo abbia al più presto un teatro più grande, in grado di accogliere tutti e di valorizzare degnamente queste iniziative».

Il sindaco Pasquale Chieco, presente all’evento, ha precisato che l’Amministrazione sta lavorando alacremente in questa direzione. Un bel lieto fine e un augurio significativo per il “Tannoia“ e per tutta la comunità ruvese.

martedì 26 Dicembre 2017

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