Spettacolo

Wanda Landowska, buona la prima. Ora appuntamento ad aprile

La Redazione
​Sono stati 12 gli eventi del Piano festival, che dall'8 al 18 marzo scorsi hanno accompagnato i ruvesi in un lungo viaggio musicale. Si riparte dopo Pasqua col contest dedicato al clavicembalo
scrivi un commento 263

Grande successo per la settima edizione del “Wanda Landowska piano festival”, svoltosi a Ruvo dall’8 al 18 marzo sotto la direzione artistica della professoressa Margherita Porfido.

Un festival, quello di quest’anno, legato alle altre edizioni dal fil rouge della “declinazione del pianoforte” e caratterizzato dalla sperimentazione: ben dodici gli appuntamenti, una conferenza-concerto e un progetto speciale nello stile dell’associazione Terragialla.

Il giornalista Ugo Sbisà ha aperto la rassegna con la presentazione del libro “Puglia, le età del jazz” (Adda Editore), con interventi musicali di Roberto Ottaviano, Pino e Livio Minafra.

Una sorpresa meravigliosa il concerto “Tastiere a confronto” con Eugenia Cherkazova alla fisarmonica e Livio Minafra al pianoforte: contaminazione e improvvisazione le due parole chiave.

Magici ma allo stesso tempo più classici i recital dedicati a “Fanny e Felix Mendelssohn” con il Trio Phonè (Corrado Roselli – violino, Anila Roshi – violoncello, Roberta Ubaldo – pianoforte), quello della pianista Stefania Argentieri e “Il pianoforte romantico: Chopin e Schumann due geni a confronto” del maestro Giuseppe Campagnola, grazie al quale si sono potute ascoltare alcune composizioni meno note dei due autori.

Hanno fatto viaggiare i “Temi da tutto il mondo” del duo chitarra (Lapo Vannucci) e pianoforte (Luca Torrigiani) e le “Danze intorno al mondo” del duo pianistico Carla Aventaggiato e Maurizio Matarrese.

Straordinarie le note del recital “Il violino nell’Ottocento” con Roberto Noferini al violino e Chiara Cattani al pianoforte, che hanno tenuto per tre giorni due interessantissime masterclass dedicate a violino e fortepiano, momento di grande crescita musicale per gli iscritti.

La serata degli enfants prodiges, con Samuele Valenzano al pianoforte e Paride Losacco al violino accompagnato da Fiorella Sassanelli al pianoforte, è stata lo spazio che il Festival ha voluto dedicare ai piccoli talenti, futuri grandi musicisti.

Due le serate dedicate alla voce: l’Omaggio a Gioacchino Rossini nel 150° della morte a cura del tenore Vito Cannillo e del pianista Fabio Di Gennaro, e Dall’operetta al musical, con il soprano Milalika Rodoslavskaja (Liudmyla Zuyeva) e il maestro Francesco De Santis al pianoforte.

Domenica scorsa il gran finale con il Progetto speciale “Musiche rare della Settimana santa – Tradizione e innovazione”, con La banda di Pino Minafra e i suoi ospiti. L’immancabile maestro Michele Di Puppo alla direzione, coadiuvato da Angelo Inglese junior, solista Nicola Pisani.

Antonio Cece, Angelo Inglese senior, Luigi Cirenei, Michel Godard e ovviamente Alessandro e Antonio Amenduni sono stati gli autori delle composizioni in scaletta per questa occasione. Cattedrale gremita per un ensemble che ha saputo emozionare la platea in contemplazione estatica, con gli occhi lucidi per le musiche della tradizione ruvese e che ha ben accolto il “Tramonto tragico” del maestro Inglese senior, supportato dall’introduzione esplicativa del nipote.

Ora gli organizzatori sono già al lavoro per il “Wanda Landowska Harpsichord Competition”, che dal 18 al 22 aprile porterà a Ruvo tantissimi musicisti provenienti da tutto il mondo (sono in arrivo già le prime iscrizioni), e che dal 14 aprile in poi ospiterà una nuova rassegna di concerti dedicati al clavicembalo.

martedì 20 Marzo 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti