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Challenge delle cattedrali, Lorenzo Spinelli: «Finora l’iniziativa è andata benissimo»

Nicola Palmiotto
Il presidente provinciale Federciclismo​ fa il punto sulla manifestazione, in attesa dell'ultima tappa di Giovinazzo il 25 agosto​. «A Ruvo è stato molto bello, si è corso in uno scenario suggestivo​»
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Si avvicina a grandi passi l’ultima tappa del “Challenge delle cattedrali”, la gara di mountain bike in tre tappe dedicata ad amatori e giovanissimi organizzata da Velosprint, Talos e Overland. In attesa dell’ultimo appuntamento, previsto a Giovinazzo il prossimo 25 agosto, Lorenzo Spinelli, presidente provinciale della federazione, ha fatto il punto della situazione sulla manifestazione.

«Finora l’iniziativa è andata benissimo – afferma Spinelli -. Abbiamo voluto che ci fosse un connubio tra l’attività ciclo amatoriale e quella dei giovanissimi, ovvero le categorie che vanno da 7 ad 11 anni e che hanno visto una nutrita partecipazione. Un risultato reso possibile anche grazie a Manlio Rucci, che è il responsabile regionale giovanissimi della Federciclismo. La manifestazione si è aperta a Bitonto con una gimkana, che era necessaria per creare delle griglie di partenza per le gare successive. A Ruvo è stato molto bello, perché si è corso in uno scenario suggestivo. Adesso aspettiamo con fiducia l’evento conclusivo di Giovinazzo. Questo Challenge delle cattedrali però è un trampolino di lancio, mi auguro che l’anno prossimo questo circuito possa ampliarsi e diventare regionale».

Presidente, quindi dare impulso all’attività giovanile è un obiettivo della federazione?

«Sicuramente: il movimento ciclo amatoriale è il pilastro del ciclismo nell’ambito della federazione. Il settore giovanile invece è quello che bisogna coltivare per dare la possibilità ai giovani ciclisti di trovare una strada nel ciclismo agonistico e per dare la possibilità a questi ragazzi di correre a determinati livelli. È chiaro che se questi ragazzi non ce la faranno, potranno diventare dei ciclo amatori e divertirsi sulle strade».

Come sta il movimento ciclistico provinciale?

«Sta bene e i numeri ci stanno dando ragione. Nel 2017 abbiamo fatto delle manifestazioni di categoria giovanissimi dove abbiamo superato i 100 iscritti. Ma anche nelle altre province c’è stata una manifestazione per giovanissimi con 180 iscritti. Il ciclismo pugliese è presente e sta andando bene».

Come mai è ricaduta su Giovinazzo la scelta di effettuare l’ultima tappa del Challenge?

«Le tre società organizzatrici hanno trovato un’intesa tra di loro sulla finale. Giovinazzo, tra le tre città, è quella che probabilmente ha una tradizione ciclistica più antica. Non dimentichiamo che in passato qui si sono svolte manifestazioni nel settore giovanissimi, poi è stata sede partenza giro d’Italia e quest’anno è arrivata la Granfondo Nibali, un’occasione che non solo ha fatto promozione al nostro sport ma è servita per raccogliere fondi per beneficenza».

venerdì 4 Agosto 2017

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