Basket

Gianluca Basile: «Bisogna sempre rimanere umili»

Giuseppe Tedone
​Questo uno degli insegnamenti del campione ruvese, che a febbraio ha annunciato il ritiro. «Solo adesso, rivedendo le immagini delle gare, mi rendo conto di ciò che ho fatto in 21 anni di carriera​»
scrivi un commento 591

Si è svolto ieri, nel giorno della Festa della Repubblica, il tributo che la città di Ruvo di Puglia ha voluto dare al suo concittadino e idolo di tantissimi ragazzi Gianluca Basile, che lo scorso febbraio ha annunciato il suo ritiro dal mondo della palla a spicchi.

Nel primo pomeriggio, il campione ha tenuto una conferenza stampa nella Cantina Grifo. «Questo posto per me è speciale – ha detto -, perché uno dei soci fondatori è stato mio nonno, che ha tramandato la passione per la campagna a mio padre. Da bambino non amavo lo studio, quindi mio padre mi disse che se non volevo andare a scuola l’alternativa era il lavoro. Ricordo ancora quante volte mi sono alzato presto per andare a lavorare.

Un’altra passione di mio padre sono i fiori di pesco; e anche adesso, quando torno a Ruvo per Pasqua, mi alzo presto la mattina per andare al Mercato dei fiori a Terlizzi».

Ha poi affermato che nello sport bisogna sempre rimanere umili, indipendentemente dai traguardi che ognuno di noi raggiunge nella propria vita. «Solamente adesso, rivedendo tutti i video e le immagini delle gare disputate, mi rendo conto di tutto ciò che ho fatto in 21 anni di carriera. Mi emoziono sempre quando guardo i filmati». Infine ha spiegato da dove deriva il significato della specialità dei tiri ignoranti, ossia «quei canestri che realizzi senza uno schema e soprattutto in situazioni estreme».

La serata è continuata nel palazzetto dello sport. Per Gianluca sono arrivati al Palacolombo tantissimi amici del mondo del basket, dal presidente dell’Upea Capo d’Orlando Roberto Sindoni all’amico e compagno di squadra Tommaso Laquintana (vecchia conoscenza del basket ruvese); al suo primo allenatore ai tempi di Reggio Emilia Giordano Consolini; allo storico coach della nazionale italiana Charlie Recalcati, con cui ha conquistato l’argento olimpico nel 2004 ad Atene; fino ad arrivare a una rappresentanza del Barcellona insieme ai compagni di squadra dall’asse Nba Ricky Rubio, Roger Grimau, Jaka Lakovic, Jordi Trias, Victor Sada e allo storico capitano blaugrana e della nazionale spagnola Juan Carlos Navarro, che gli ha consegnato la canotta con il suo n° 5.

sabato 3 Giugno 2017

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti