Basket

Francisco Palacio torna alla Tecnoswitch

Giuseppe Tedone
L'intervista all'ala piccola argentina: «Sono contento di essere di nuovo qui, dove ritroverò tantissimi amici e conoscerò i dirigenti di entrambe le società. Ruvo è la mia seconda casa»
scrivi un commento 371

La scorsa settimana la dirigenza della Tecnoswitch Ruvo ha ufficializzato il ritorno nella città del Talos dell’ala piccola argentina Francisco Adrian Palacio. Dopo aver già giocato a Ruvo dallo scorso gennaio, quando la società lo tesserò, Francisco torna per una nuova stagione e per dare una mano ai suoi compagni. Avrà il doppio tesseramento, quindi potrà giocare anche con l’Under 20.

Francisco Adrian ha 19 anni, si è diplomato nella scuola tecnica di Chimica ed è iscritto all’Università Siglo 21 alla facoltà di “Licentiatura en informatica”, dove ha già concluso il primo anno. Quando si trova in Italia segue le lezioni online, mentre appena ritorna in Argentina sostiene gli esami. Ha iniziato la sua carriera sportiva nel Club Inca Huasi di San Juan, per poi passare all’Argentino di Bahia Blanca fino alla categoria Under 18.

Sei contento di essere ritornato a Ruvo?

«Sì, sono contento di essere di nuovo qui perché ritrovo tanti amici, i dirigenti di entrambe le società, la gente che mi ha sempre sostenuto al Palacolombo. Ho già svolto qualche allenamento con i miei nuovi compagni, siamo un’ottima squadra composta da giocatori senior di buon livello e giovani molto promettenti. Possiamo disputare un grandissimo campionato, e anche noi giovani possiamo accumulare esperienza accanto a loro. Potrò disputare il campionato di Under 20 nazionale, confrontandomi con i miei coetanei».

Arrivando dall’Argentina, dove molti tuoi connazionali preferiscono il calcio al basket, che cosa ti ha spinto a propendere per questo sport?

«Mi sono appassionato al basket grazie a mio padre e mio fratello maggiore, anch’essi hanno indossato le stesse canotte delle due squadre dove ho militato. Grazie a questo sport ho conosciuto tantissimi amici, e da qui è scaturita l’opportunità di lasciare l’Argentina per accettare la proposta del Ruvo. Queste occasioni capitano solo una volta nella vita, ed è giusto coglierle al volo».

Quali sono i tuoi hobby al di fuori del basket?

«Adoro la musica argentina, in particolare la cumbia (musica popolare e danza del Sud America, ndr). Mi piace tantissimo la lettura, lo stare in compagnia e soprattutto viaggiare conoscendo nuovi posti».

Hai qualche fobia?

«L’unica paura che ho è quella di infortunarmi».

Nella tua esperienza in Puglia, hai mangiato qualche specialità tipica?

«Mi piace tantissimo la cucina italiana ed in particolare la pasta. Dal mio arrivo in Italia ho imparato a cucinare, mentre da quando sono a Ruvo ho mangiato la focaccia e le orecchiette con le cime di rape. Mentre ai compagni della passata stagione ho fatto assaggiare la carne tipica argentina».

Vorresti salutare qualcuno in particolare?

«Innanzitutto vorrei salutare la mia famiglia, la mia ragazza e i miei amici; non nego che sento la loro mancanza, ma oggi tramite i social network riusciamo a essere in contatto, anche se loro sono dall’altra parte del mondo.

Gli altri saluti li riporto ai miei compagni che ho conosciuto nella passata stagione qui a Ruvo, e infine un saluto in particolare a Edoardo Mazzella (ex giocatore italo-argentino che ha indossato le canotte della Viola Reggio Calabria in serie A nella stagione 2002-2003 e del Ragusa in Legadue, per poi passare a Piacenza, Lucera, Ascoli, Fermo, Nereto e Martinsicuro in serie C, ndr)».

giovedì 2 Novembre 2017

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
...
...
6 anni fa

Bravvo!!!!