Memorie e Folklore
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MÉZZ’A LÉIRE DE CAPIDDE
Era da tempo che Antonio U Rièpue non si recava dal barbiere. Aveva una zazzera che non tagliava da un anno, la moglie lo invitata ogni giorno a riordinare quei quattro peli nautili che portava sulla zucca. Arrivò finalmente il giorno in cui Antonio decise di andare da mastro Oronzo, che aveva la bottega dietro la piazzetta. Entrò, si accomodò, poi chiese: “Quanto prendi per un taglio di capelli?”....
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NA VUÒLTE SE ‘MBÉNNE COLE
Quel galantuomo di Pietro, della famiglia dei Fasunne , aveva un figlio poco energico e sciocchino. Si sa che i figli unici, vivendo nell‘abbondanza ed essendo allevati nell‘ovatta, crescono semplicioni e rimangono “figli di papà”: fuori capricciosi e piagnucolosi, ma in casa prepotenti ed esigenti come lattanti. Questo figlio, che si chiamava Nicola, non faceva altro che andare girovagando, divertendosi...
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LA VUÒZZE SÉNZ’UGGHJE
Padron Michele possedeva molti campi. Quando aveva da lavori in campagna, predisponeva un bel gruppo di operai che restassero nelle sue terre per molti giorni. Il gruppo era formalo da quattro o cinque uomini ed anche da diversi ragazzi, in quanto questi ultimi lavoravano di più e con una paga inferiore. Una sera padron Michele disse a Francesco U Vràuche : “Trovami altri quattro operai giornalieri...
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SANDE RUÒCCHE DE NÀIVE
Duecento anni fu, quando la gente si ammalava con macchie sulla pelle, con vomito, dolori di pancia e disturbi intestinali, pensava subito li colera, alla. peste e a tutte quelle malattie che facevano tremare di paura. Un ammalato di quel tipo chiamò subito il dottore, che gli disse: “È cosa da nulla! Si tratta soltanto di imbarazzo di stomaco!“. Sennonché, nella stessa via dove abitava...
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LA FIGGHJE DE LANARDE
Leonardo Garzetunne non riusciva mai a raggranellare due soldi e si lacerava l ‘anima, per tirare avanti e sostenere la moglie Rosina e la giovane figlia Anna Maria. Durante l’inverno, il padre si ammalò ed era molto preoccupato per la coltivazione delle quattro vigne, nella zona di Monserino e dell’arida Salvilla . La figlia, che gli stava sempre vicino, disse al padre: “Ho l’impressione...
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U LIÈBBRE CA SE N’AVÀJE SCAPPOTE
Vi erano tre fratelli: due ignudi ed uno spogliato. Verso l’alba si erano riuniti per un caso loro capitato. Ed uscirono fuori della città, per dare la caccia alla lepre, che era scappata. Ora occorreva un fucile ed andarono a bussare ad una masseria. Dissero: “Massaro, che ci presti un fucile, per andare a sparare una lepre, che è scappata? “. Il massaro rispose: “Qui ne abbiamo tre: due...
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RE MMIRE A CONDRABBANNE
Non è da molto tempo che è stato eliminato il dazio sul vino. Per quella benedetta tassa, accadevano liti ogni giorno e si perpetravano trucchi di ogni genere contro i dazieri. Padre Michele aveva una bettola verso l’uscita della piazzetta e, nei giorni di festa, metteva fuori tavole e panche e vendeva vino in abbondanza. Gli altri venditori della piazza gridavano; “All’arrosto!... All’arrosto!......
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LA GRANENOTE
In chiesa il sacerdote aveva detto che Cristo fa piovere e nevicare, da il mangiare agli uccelli e provvede a tutti i suoi figli. Quel giorno di giugno il tempo minacciava, ma nessuno poteva mai prevedere una grandinata. La grandine cadde come i ceci, quando si ventilano in campagna, e picchiava in testa , sui carri, ovunque. I contadini preoccupati dicevano: “ Oh, madonna mia qui son dolori!”. E...
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LA PONDE D’U AROTE
“Orsù, Checchinella, avanti! Stamattina benedetta!” diceva Michele l‘andriese, alla mula che tirava faticosamente l’aratro. Ma... guardò dietro l’animale, vide che l’aratro a forcella non procedeva agevolmente, perché mancava la punta di ferro. Allora fermò l’animale cominciò a cercare la punta dell ‘aratro sulla striscia di terra giù lavorata. “Senti, Francesco — disse all’operaio — cerca tra...
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CEPODDE DULCE!
Un biscegliese veniva a Ruvo a smerciare i suoi prodotti, si fermava all’angolo di Fallinue, e vendeva: agli, cipolle, carciofi, lampascioni ed altri prodotti della campagna. Un giorno d’estate, Corrado giunse con una carretta a mano, piena di cipolle e, per incrementarne la vendita incominciò a gridare: “ Cipolle! Le cipolle sono dolci, mangiate lo zucchero! Cipolle di zucchero! Uehi!”. Al fine...
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FARFARILLE
“Per litigare c’è tempo” disse Pietro a Paolo che gli aveva comunicato più volte le pretese di Farfariello, il comandante dell’inferno. Il fatto cominciava a prendere una brutta piega, perché quel “Caporosso Avvampato” non solo non si convinceva che il Paradiso stava al di sopra e l’inferno al di sotto, ma sollecitava anche la soluzione della contesa, avendo capito che S. Pietro, portinaio del...
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ADDICHE U PALLUNISTE
È passato molto tempo dalla morte di mastro Feteciucce, un abile costruttore di palloni aerostatici. Per le feste paesane, lo chiamavano a lanciare, per il corso, palloni da lui confezionati con sagome e disegni diversi. Il mestiere lo aveva appreso da un mastro più raffinato di lui, un vero artista, che sapeva fare di tutto e che la gente ancora rammente: Diego Iurilli. Quest’ultimo allevava la...
La città
La morfologia della città, le sue peculiarità, l’economia, la flora e la fauna.
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