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Settimana Santa, gli orientamenti del vescovo Cornacchia sulle celebrazioni. Sospese le processioni

La Redazione
Anche quest'anno, a causa del perdurare della pandemia da coronavirus, non si svolgeranno le processioni. Incoraggiata la partecipazione in presenza alle celebrazioni, purché si rispettino le norme di sicurezza antiCovid
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Dal 15 marzo al 6 aprile, la Puglia è in zona rossa: conformemente a quanto indicato dalla Conferenza episcopale italiana, è possibile seguire le Celebrazioni eucaristiche rispettando le norme di sicurezza antiCovid applicate all'interno degli edifici di culto nonché munirsi di autocertificazione per gli spostamenti casa-chiesa.

Anche quest'anno, durante la Settimana Santa non si svolgeranno processioni. A proposito delle ritualità da osservare in questo periodo, il vescovo Domenico Cornacchia ha dato indicazioni in una nota. 

«Carissimi presbiteri, diaconi, consacrati e fedeli tutti,

in tempi eccezionali di crisi, come quelli che stiamo vivendo per il perdurare della pandemia, occorrono direttive chiare e comportamenti prudenti affinché le celebrazioni liturgiche possano svolgersi con la partecipazione attiva e orante del popolo di Dio, nel rispetto della salvaguardia della salute e di quanto richiesto dalle autorità responsabili del bene comune.

Pertanto, in vista delle prossime celebrazioni pasquali, tenuto conto della Nota della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti, del 17 febbraio u.s., e degli Orientamenti per la Settimana Santa promulgati dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, il 24 febbraio u.s., consultato l’Ufficio diocesano per la Liturgia e sentito il Collegio dei Consultori dispongo quanto segue:

  1.  nella Domenica delle Palme, in tutte le parrocchie, per la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, con la benedizione dei rami d’ulivo, si adotterà la seconda forma prevista dal Messale Romano.
    Considerato il numero ristretto dei fedeli che possono partecipare alla S. Messa, se lo si ritiene opportuno, sarà possibile ripetere la benedizione dei rami d’ulivo nelle altre celebrazioni di Domenica 28 marzo. Durante la celebrazione si faccia attenzione che non ci sia consegna o scambio di rami da mano a mano.
  2. La S. Messa crismale è rinviata a sabato 24 aprile p.v., in coincidenza con la chiusura della Visita Pastorale, così da consentire la piena partecipazione di presbiteri e laici.
  3. Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, si omette la lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione, dopo un momento di Adorazione, l’Eucaristia viene riposta nel Tabernacolo, dove è custodita solitamente.
  4. Il Venerdì Santo si celebri la preghiera delle Liturgia delle Ore al mattino, in un orario che favorisca la partecipazione dei fedeli. Durante la Commemorazione della Passione del Signore, l’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione; gli altri ministri e fedeli potranno avvicinarsi per fare una riverenza.
  5. Il Sabato Santo si celebri al mattino la Liturgia delle Ore e, per tutta la giornata, i sacerdoti rimangano a disposizione per le confessioni.
  6. La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito. Si stabilisca di dare inizio alla Veglia non oltre le ore 20.00.
  7. Riguardo l’uso dei social media, va riconosciuto che i mezzi della comunicazione hanno molto aiutato i pastori a offrire sostegno e vicinanza alle loro comunità durante la pandemia. Tuttavia, nessuna trasmissione è equiparabile alla partecipazione personale all’Eucaristia, né può sostituirla. Il Dio incarnato, infatti, si è consegnato a noi non in modo virtuale, ma realmente, dicendo: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui” (6, 56) (Cfr. Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Torniamo con gioia all’Eucarestia, Lettera approvata da papa Francesco il 3 settembre u.s.). Da qui la necessità di coltivare il contatto fisico con il Signore.
    Pertanto, accogliendo i suggerimenti della Cei, «si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali», mentre si invitino quanti sono impossibilitati a frequentare la propria chiesa a seguire gli appuntamenti liturgici proposti dai canali televisivi.
  8. Come lo scorso anno, sono sospese le processioni e le esposizioni delle statue dei misteri della Settimana Santa.

Grato per il vostro prezioso servizio pastorale, vi assicuro il mio costante ricordo nella preghiera».

giovedì 18 Marzo 2021

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Franco
Franco
3 anni fa

In pratica dopo il Natale ci cancellano anche la Pasqua. E viene modificato il rito non con un Concilio, come sarebbe stato necessario in altri secoli, ma semplicemente per adeguamento ad un Dcpm.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

La cosa strana è che non solo vengono recepite in toto le restrizioni dei vari Dcpm ma che addirittura le si peggiorino. Siamo andati in chiesa nello scorso lockdown e dovevano stare separati perfino i congiunti. C'è voluto quasi un anno per capire quanto fosse inutile.

Graziano
Graziano
3 anni fa

Sospese tutte le processioni, tranne quelle laiche, all'ingresso dei supermercati. E a Pasqua ne vedremo tante.

Franco
Franco
3 anni fa

Chiudiamo le chiese per le Messe ma le apriamo come centri vaccinali (come proposto da un parroco a Corato). Qualcuno vuole cambiare la ragione sociale della Chiesa. Trasformarla in una Onlus caritatevole o sanitaria.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Ormai Vescovi invece di aiutarci a ricordare il significato della Pasqua si preoccupano piuttosto di ricordarci le norme per il Covid.