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Rapporto Sole 24 Ore su dati Ispra: «A Ruvo il 51% di suolo consumato nelle aree a rischio frane»

La Redazione
Il Sole 24 Ore - in base agli ultimi dati dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ha diffuso una mappa nazionale per evidenziare quanta parte del suolo nazionale è stata consumata nelle aree a rischio
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Ruvo di Puglia è tra le città in cui si è costruito nonostante il rischio frane. A dirlo è Il Sole 24 Ore che – in base agli ultimi dati compilati dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) aggiornati al 2019 – ha diffuso una mappa per evidenziare quanta parte del suolo nazionale è stata consumata nelle aree in cui il pericolo di frane è maggiore. Secondo i numeri forniti nel rapporto, in città la percentuale del suolo consumato nelle aree a maggior rischio è del 51%.

Per "consumo di suolo" si intende un incremento della copertura artificiale di terreno, legato alle dinamiche insediative. Un processo prevalentemente dovuto alla costruzione di nuovi edifici e infrastrutture, all’espansione delle città, alla densificazione o alla conversione di terreno entro un’area urbana, all’infrastrutturazione del territorio.

«Nonostante conosciamo ormai con una certa precisione dove è più probabile che le frane avverranno, girando lungo l’Italia troviamo diversi comuni, grandi e piccoli, in cui il suolo è stato consumato nonostante il rischio franoso sia molto elevato» si osserva nel rapporto pubblicato dall'importante quotidiano economico. In effetti nella nostra zona la situazione non è tra le migliori: Bari ha il 39% del suolo consumato nelle aree dove il rischio di una frana è maggiore, Bisceglie il 49% mentre Trani e Corato, il 33%. Va meglio a Barletta (7%), peggio invece a Giovinazzo (83%) e Altamura (88%). A un livello crescente di pericolo dovrebbero ovviamente corrispondere vincoli urbanistici più stringenti.

Cosa è il consumo di suolo. Un suolo in condizioni naturali fornisce al genere umano i servizi ecosistemici necessari al proprio sostentamento: servizi di approvvigionamento (prodotti alimentari e biomassa, materie prime, etc.); servizi di regolazione (regolazione del clima, cattura e stoccaggio del carbonio, controllo dell’erosione e dei nutrienti, regolazione della qualità dell’acqua, protezione e mitigazione dei fenomeni idrologici estremi, etc.); servizi di supporto (supporto fisico, decomposizione e mineralizzazione di materia organica, habitat delle specie, conservazione della biodiversità, etc.) e servizi culturali (servizi ricreativi, paesaggio, patrimonio naturale, etc.).

Allo stesso tempo è anche una risorsa fragile che viene spesso considerata con scarsa consapevolezza e ridotta attenzione nella valutazione degli effetti derivanti dalla perdita delle sue funzioni; le scorrette pratiche agricole, zootecniche e forestali, le dinamiche insediative, le variazioni d’uso e gli effetti locali dei cambiamenti ambientali globali possono originare gravi processi degradativi che limitano o inibiscono totalmente la funzionalità del suolo e che spesso diventano evidenti solo quando sono irreversibili, o in uno stato talmente avanzato da renderne estremamente oneroso ed economicamente poco vantaggioso il ripristino. Il consumo di suolo si riferisce, quindi, a un incremento della copertura artificiale di terreno, legato alle dinamiche insediative. La rappresentazione più tipica del consumo di suolo è data dal crescente insieme di aree coperte da edifici, fabbricati, capannoni, strade asfaltate o sterrate, aree estrattive, discariche, cantieri, cortili, piazzali e altre aree pavimentate o in terra battuta, serre e altre coperture permanenti, aeroporti e porti, aree e campi sportivi impermeabili, ferrovie ed altre infrastrutture, pannelli fotovoltaici e tutte le altre aree impermeabilizzate, non necessariamente urbane.

mercoledì 8 Settembre 2021

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Calimero nero
Calimero nero
2 anni fa

E ci mancavano i sapientoni del Sole 24 ore a confondere il tutto? Basta il titolo Sole 24 ore per capire che sono grandi lavoratori che lavorano al sole per 24 ore.Accipicchia la direttiva di Emiliano in cui è vietato lavorare nei campi dalle 12 alle 15 questi sono veri negrieri che lavorano per ventiquattro ore al giorno.Ora al dunque come al solito la colpa è anche dei poveri agricoltori che effettuano lavorazioni sbagliate del suolo.Ma questi signori dove vedono il rischio di frane nel comune di Ruvo di Puglia ? Evidentemente lo confondono con Ruvo del Monte.

Calimero nero
Calimero nero
2 anni fa

Benissimo visto che lei signora Bucci non parla per riempirsi la bocca perché certamente fa il giro delle associazioni speleologiche e pertanto a corto di fiato non puo contemporaneamente masticare e respirare per girare le voglio dire che al giorno di oggi tanti cervelloni che pronosticano e dettano legge in favore dell' ambiente sono solo bravi a parole ma nella sostanza dei fatti non mettono mai in pratica quello che dicono.A prescindere che sia l' ISPRA o il Sole 24 ore mi sa dire perché nessun politico fino ad oggi non si è mai preoccupato di queste cose? Forse dormivano e facevano finta di non saper leggere quello che diceva il giornale? Dia lei stessa risposte a queste domande e poi potrà certamente continuare a girare per le associazioni.

Michela Bucci
Michela Bucci
2 anni fa

Ah, a proposito: io per le associazioni sono sempre libera di girare, con e senza il suo permesso.

Calimero nero
Calimero nero
2 anni fa

Visto che partecipa a tutte queste riunioni tecniche e pertanto è aggiornatissima su queste problematiche grammaticalmente è spiritualmente mi vuole spiegare come intende risolvere il problema? Quando dice inoltre di non fare parte di nessuna forza politica e poi dice che a livello comunale si è proprio preoccupato di questo nel PUG allora mi vuole spiegare perché è stato bocciato dalla Regione Puglia? Sicuramente vi erano molte cose che non andavano per cui visto che la signoria vostra dovrebbe essere un esperto formuli e adotti quanto prima le relative soluzioni da porre in essere per contrastare il consumo di suolo a Ruvo di Puglia.A proposito è libera di circolare per mantenere il proprio fisico in linea con la relativa dieta.