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“L’eco della scuola”, presentato al “Forum Bambini e mass media” il Decalogo del buon comunicatore

Elena Albanese
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L'eco della scuola: decalogo del buon comunicatore
Ieri a Bari i 25 giovani redattori del giornale della "Cotugno - Carducci - Giovanni XXII", insieme agli insegnanti Gianna D'Aprile e Luigi Sparapano. «Nessuno può giudicare chi ha difronte»​​​
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L’uso consapevole delle parole” è stato il tema della quarta assemblea nazionale del “Forum Bambini e mass media“, gestita dal circolo delle comunicazioni sociali “Vito Maurogiovanni” e tenutasi mercoledì 10 e ieri nella sede dell’Università degli Studi di Bari.

Di grande pregio il parterre dei relatori, che ha compreso la professoressa Consuelo Martinez Sicluna y Sepulveda dell’Universidad Complutense di Madrid; Piero Damosso, caporedattore centrale del Tg1 Mattina e Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano. Ma spazio e parola – è proprio il caso di dirlo – sono stati dati soprattutto ai tantissimi ragazzi intervenuti. 200 provenienti da cinque licei e dal corso di laurea in Scienze delle comunicazioni il primo giorno, altrettanti da ben 13 scuole medie nel successivo.

E proprio alla seconda delle due giornate, quella appunto dedicata alle scuole secondarie di primo grado, ha partecipato anche la “Cotugno – Carducci – Giovanni XXII” di Ruvo di Puglia, rappresentata dai 25 alunni di seconda che compongono la redazione dell’ormai storico “L’eco della scuola”, insieme ai loro docenti Gianna D’Aprile e Luigi Sparapano.

Per l’occasione hanno preparato e presentato un video dedicato al “Decalogo del buon comunicatore”, tratto dalla Carta di Assisi siglata nell’ottobre scorso, illustrandolo con dei cartelli e a suon di musica e ballo. Lo potete vedere a corredo di questo articolo.

«Abbiamo creato questo video per far capire che nessuno può giudicare chi ha difronte, nessuno è perfetto, tutti possono sbagliare, l’importante è capire l’errore e non ripeterlo perché non solo con i gesti si può ferire una persona, ma anche con le parole scagliate molte volte come pietre – scrive sulla versione online del giornale scolastico Eufemia Daraio -. Internet non è sbagliato, bisogna solo saperlo usare con cura, curiosità e serietà. Diffondiamo quindi il messaggio di nuovi ambienti digitali utili che stanno cambiando il mondo e aiutiamo coloro che non li sanno usare o lo fanno male a rendere tutto interessante e sicuro. Avendo sempre a cuore il bene delle persone».

venerdì 12 Aprile 2019

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