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Ospedale unico di primo livello, Emiliano: «Si lavora insieme per costruire»

Francesca Elicio
Il presidente della Regione ha parlato della situazione dei nosocomi di Molfetta, Corato e Terlizzi, visitati poco prima. A giugno si deciderà quale dei tre lo ospiterà
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Si è concluso questa mattina con una conferenza stampa a palazzo Caputi il tour del presidente della Regione Michele Emiliano tra i nosocomi di Molfetta, Terlizzi e Corato, per portare avanti il progetto dell’ospedale unico di primo livello.

Il Governatore, insieme ai rappresentanti del comitato, è tornato a Ruvo, dove già qualche mese fa aveva tenuto un incontro per fare il punto sulla proposta, inserita anche nel Piano di riordino recentemente approvato.

Il Presidente ha sin da subito specificato come non è in grado di dare giudizi di ordine tecnico, riservati ai relativi uffici regionali che lo supporteranno in questa analisi. «Rivedere nuovamente gli ospedali – ha affermato – dopo una discussione ampia e supportata dai sindaci, i quali in modo obiettivo stanno dando il loro supporto, è servito a chiarire la situazione».

Emiliano si è soffermato su quanto visto questa mattina: «Ho visto tre ospedali mezzi vuoti, con personale sprecato e punti di forza straordinari, ma che non hanno prosecuzione logica nel reparto. Addirittura in un pronto soccorso bellissimo non c’era nessuno».

Il Presidente non ha risparmiato l'ironia: «Ho detto loro: scusate, chiamate il Policlinico e fate venire qualcuno». E ha continuato: «Ci sono personale e turni sprecati. Di per sé i tre ospedali rischiavano moltissimo, non essendo né carne né pesce; questo nel medio e lungo periodo li avrebbe condannati a un successivo Piano di riordino. Ad oggi, la situazione di 31 ospedali rappresenta davvero una pura follia. Se, messi insieme, gli ospedali di Molfetta, Corato e Terlizzi possono realizzare davvero un buon ospedale di primo livello. Questa idea è stata lanciata dal basso, dagli operatori e da chi conosce bene la situazione».

Particolare attenzione è stata posta al modello partecipativo; senza un dialogo saggio e non campanilistico la situazione, secondo Emiliano, sarebbe stata ingestibile. «Si può partire dalle responsabilità. Si lavora insieme per costruire», ha detto.

Dopo la visita di questa mattina, Emiliano si dice convinto della giustezza della scelta. E non si risparmia verso chi specula: «Invito a chi si candida sindaco, di parlare della propria campagna elettorale e non di cosa fa o non fa la Regione. Chi vuole confrontarsi con me può farlo tranquillamente».

Attraverso la legge sulla partecipazione, ogni sindaco di area può dialogare con gli uffici istruttori; la partecipazione ha però come nemico la non decisione. «Spesso capita che interessi particolari diventano sempre più forti ed evitano la partecipazione. In una materia come questa, le amicizie politiche non sono un fattore da tenere in conto».

Ancora da decidere è il luogo in cui sarà accorpato questo ospedale unico. I fondi da impiegare sono pari a 400 milioni di euro. La scelta è rimandata a giugno, poichè occorre qualche mese per incaricare il gruppo di lavoro che dovrà valutare criteri di natura tecnica: accessibilità, natura del luogo, costi di ammodernamento. L’obiettivo è salvaguardare il maggiore investimento fatto in precedenza.

«C’è bisogno di un ospedale – ha concluso il Presidente – dove può essere gestito ogni caso di urgenza».

Una domanda provocatoria di Felice Spaccavento, promotore del progetto, ha chiuso la conferenza: «Voi preferireste un ospedale vicino a voi ma con pochi specialisti e al massimo un pronto soccorso o un ospedale più completo in ogni settore?».

sabato 4 Febbraio 2017

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