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Azione Cattolica plaude alla Diocesi: «Sacrosanto ospitare i migranti della nave Diciotti»

La Redazione
Ac esprime «vivo apprezzamento per la scelta della nostra diocesi di accogliere parte dei migranti sbarcati il 26 agosto nel solco della disponibilità data dalla Conferenza Episcopale Italiana»
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L’Azione Cattolica diocesana esprime “vivo apprezzamento per la scelta della nostra diocesi di accogliere parte dei migranti sbarcati il 26 agosto dalla nave Diciotti, nel solco della disponibilità data dalla Conferenza Episcopale Italiana”.

Lo fa attraverso un comunicato in cui dichiara massimo “sostegno al Vescovo, Monsignor Cornacchia, e la volontà di attivarsi e lavorare nella direzione della ospitalità e della integrazione”.

“Riteniamo che, insieme ad una presa in carico di bisogni materiali dei migranti e alla necessità di creare una rete di relazioni, di reciproca conoscenza e narrazione, atta a favorire una piena inclusione, sia necessario anche spendersi molto di più sul piano educativo – argomenta la propria posizione umanitaria l’Azione Cattolica -. È il nostro specifico e intendiamo lavorare innanzitutto nelle nostre comunità parrocchiali, ma anche sul territorio, per scardinare pregiudizi e luoghi comuni che alimentano la cultura del sospetto, del rifiuto, della paura dell’altro e alzano anacronistici muri di separazione e difesa”.

L’Azione Cattolica fa riferimento a un caso analogo risalente ai mesi scorsi e riguardante l’accoglienza ai migranti: la proposta, lanciata da alcuni consiglieri comunali dei Comuni della Diocesi, di concedere la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati residenti in Italia. L’idea, sebbene apprezzata da molti cittadini, non fu votata dai consigli comunali in cui è stata proposta.

“Lavorando come Associazione sulla questione tanto dibattuta dello Ius soli, abbiamo provato la fatica di mettere in circolo una informazione corretta, il racconto di situazioni di vita e di sofferenza, ma anche di buone prassi di integrazione, da conoscere e promuovere – osserva Ac -. Desideriamo dar seguito a quel percorso, lavorando soprattutto sulla crescita di una mentalità umana, aperta all’ascolto, ad una conoscenza critica di problemi complessi, al rigetto della formulazione di giudizi facili, superficiali e fondati sul sentito dire tra i nostri adulti, giovani e ragazzi”, conclude la nota.

venerdì 31 Agosto 2018

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biagio anselmi
biagio anselmi
5 anni fa

si anch'io plaudo allo sbarco, nessuno vorrebbe che cento e più persone, che scappino dalla libia, che scappino dalla somalia, dall'abissinia o dalla svizzera, non è rilevante, nessuno vorrebbe tenere quelle persone su una barca in mare. ma da queste voci complaudenti non vedo sorgere un C**** di progetto per questi poveri cristi: una volta accolti, per carità, e mantenuti, ma certo, che cosa faranno queste persone qui da noi??? che ne sarà della loro vita??? che devono fare qui??? studiare ? imparare un mestiere? lavorare? come? dove? con quali prospettive?quali garanzie? non lo avete ancora capito? è questo il punto: che ci faranno qui da noi una volta accolti? ci sono progetti? niente, il nulla più assordante…

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