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Calligrammi, acquaponica e baccalà…ecco le idee di “Apriti Ruvo!”

Elena Albanese
​21 progetti selezionati dall'avviso pubblico, di cui 13 ruvesi e otto provenienti da fuori città. 16 i locali del centro storico che riapriranno temporaneamente i battenti dal 24 novembre al 7 gennaio​
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74 istanze pervenute, 21 progetti selezionati, di cui 13 ruvesi e otto provenienti da fuori città. 16 i locali del centro storico che riapriranno temporaneamente i battenti dal 24 novembre al 7 gennaio.

Sono i numeri di “Vivo a Ruvo!”, l’iniziativa natalizia del Duc che intende sperimentare quale potrebbe essere il futuro del nascente distretto urbano del commercio. «Un allenamento per prepararci alla realizzazione del Duc – lo definisce il manager del progetto Marco Tortoioli Ricci -. Una cosa eccezionale, un rischio, una sfida per rendere tangibile una visione».

Negli edifici messi a disposizione gratuitamente dai proprietari in via Vittorio Veneto, via Cattedrale, piazza Menotti Garibaldi, via De Gasperi, via Modesti, via Cassano e piazzetta Fiume sorgeranno per un mese e mezzo attività che coniugano innovazione e tradizione in maniera originale. Un food truck gestito da ragazzi disabili insieme a normodotati; souvenir e gadget della città e dell’Alta Murgia realizzati in 3D; musica – dal vivo e non – con degustazioni di caffè, tisane, vini e birre locali; letture e proiezioni cinematografiche; artigianato tessile e laboratori su come riparare un capo di vestiario; oggettistica, mosaico, rigenerazione della plastica, acquaponica (una tipologia di agricoltura sostenibile) e calligrammi (poesie visuali); addirittura un locale destinato esclusivamente a un prodotto immancabile sulle nostre tavole a Natale: il baccalà.

«Il nostro più grande risultato è stata la partecipazione dei ruvesi – commenta Luciana Di Bisceglie di Confcommercio, che ha fatto parte della commissione giudicatrice -. Sono state privilegiate le attività che potessero avere un ritorno anche in futuro, e che speriamo decidano di rimanere nel centro storico».

Anche l’età media dei proponenti è molto bassa. «In alcuni casi si tratta di realtà che si sono messe insieme e stanno provando a restare in questo posto – dice Paolo Paparella -, gente che vuole vivere la città e renderla migliore per sé e per gli altri».

«Sono convinto che finalmente abbiamo la chiave di lettura giusta per andare avanti – aggiunge Vito D’Ingeo di Confcommercio -, perché stiamo facendo qualcosa che tutti gli altri non sono riusciti a fare. Che bello!».

Una vera e propria «magia» è ciò che sta accadendo a Ruvo secondo il sindaco Pasquale Chieco, «dietro la quale si nasconde però un grande lavoro», il cui obiettivo è «promuovere i talenti e spingere sui giovani». Perché «aggiungere bello al bello fa bene», conclude.

lunedì 19 Novembre 2018

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