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La Puglia promuove e valorizza il turismo lento

La Redazione
Patruno: «Il progetto dei cammini rappresenta un'idea di sistema, una strategia politico-culturale che deve portare a rafforzare le interconnessioni tra le regioni del Mezzogiorno»
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Il turismo lento visto come straordinario connettore di esperienze turistiche. È questo l’obiettivo della Regione Puglia, che mira a un turismo destagionalizzato, culturale e internazionale.

La riflessione è emersa nel corso del convegno “In Puglia il turismo lento” tenutosi sabato 17 novembre a Roma nell’ambito della manifestazione “All routes lead to Rome”, il meeting annuale degli itinerari, delle rotte, dei cammini e delle ciclovie italiane.

L’iniziativa è promossa dalla Regione Puglia in collaborazione con PugliaPromozione e ha rappresentato un momento di confronto e discussione sul tema dei cammini e del turismo slow.

«Il progetto dei cammini – ha spiegato Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo ed Economia della cultura della Regione Puglia – rappresenta un’idea di sistema, una strategia politico-culturale che deve portare a rafforzare le interconnessioni tra le regioni del Mezzogiorno. Sono convinto che il tema dei cammini e degli itinerari culturali sia la vera sfida su cui giocare un nuovo protagonismo del Sud. In questi anni abbiamo cercato di orientare gli investimenti su un unico obiettivo: differenziare, attraverso i cammini, l’offerta culturale al fine di destagionalizzare e internazionalizzare il turismo pugliese. Stiamo lavorando a un modello integrato di gestione, al quale si applicherà il Comitato regionale dei Cammini che andremo ad istituire nei prossimi giorni con il coinvolgimento di tutti i principali attori pubblici e privati».

I progetti regionali convergono quindi verso un unico processo, come spiegato da Rocky Malatesta, responsabile Sviluppo prodotti turistici di PugliaPromozione: «Il nostro progetto di valorizzazione ha una mission: lavorare su turismo slow, su enograstronomia, su arte e cultura. La Puglia è una regione che non ha mai abbandonato la sua identità, dedicando molte risorse alla nascita di strutture ricettive come le masserie. Abbiamo scelto di rimanere legati al passato, alla storia, e non ci siamo mai orientati verso un mercato di massa. Il turismo slow è una filosofia di vita ed è la risposta a una società frenetica non più a contatto con la natura».

«I cammini hanno una dimensione spirituale e non religiosa – ha spiegato Sandro Polci, direttore del Festival europeo Vie francigene, Cammini, Ways, Chemin -. Rappresentano una dimensione personale di ogni individuo. Le microinfrastrutture sono indispensabili, ma per chi cammina è importante emozionarsi attraverso gli elementi tipici del territorio, come per esempio il cibo, diventato ormai la bandiera più importante che abbiamo in Italia. Fare cibo e produrlo rappresenta, infatti, un fattore di coesione».

L’integrazione tra Turismo e Cammini è possibile grazie a una strategia, attuata dalla Regione Puglia, che ha permesso ai diversi attori del sistema di emergere. «La Puglia – ha commentato Simone Bozzato, docente di Beni culturali, Formazione e Territorio dell’Università di Tor Vergata – ha creato un meccanismo che collega la realtà nazionale con le comunità locali. La piccola e media impresa si sente figlia di un sistema, riuscendo anche a creare posti di lavoro. Bisogna fare in modo che queste realtà locali possano continuare a sentirsi parte integrante del meccanismo».

Presente al convegno anche Maurizio Sciarra, presidente di Apulia Film Commission. «Il cinema dovrebbe raccontare questo turismo – ha detto -. Grazie alle produzioni che vengono in Puglia si sta dando più spazio a luoghi ancora sconosciuti della nostra regione. È importante avere un occhio attento verso questo settore che riesce a valorizzare tutto il territorio».

Nel pomeriggio ci si è soffermati sul racconto e sull’analisi di sette esperienze riguardanti itinerari turistici e idee di promozione, app e festival culturali. In definitiva, il turismo lento rappresenta la frontiera su cui la Puglia intende puntare per il futuro, partendo da profonde radici storiche, culturali, spirituali e identitarie.

mercoledì 21 Novembre 2018

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