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Ruvo ha 99 piccoli cittadini in più

Elena Albanese
Nati prevalentemente a Corato, amano pizza, pasta coi legumi e pane e pomodoro. Studenti degli istituti cittadini, frequentano la villetta e la pineta e parlano con inconfondibile cadenza meridionale
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«Cittadino è uno che fa parte di uno Stato e rispetta le leggi». Mai definizione fu più semplice ed efficace. Ancor più se a darla è un bambino. Uno dei 99 giovani stranieri residenti a Ruvo di Puglia, che ieri hanno ricevuto la cittadinanza civica nel corso di una commossa e commovente cerimonia nell’auditorium della scuola media “Giovanni XXIII”.

Il video introduttivo racconta chi sono questi figli: nati prevalentemente a Corato, ma non solo, amanti della pizza, della pasta coi legumi e del pane e pomodoro. Studenti degli istituti ruvesi, frequentatori della “villetta” e della pineta. Da grandi vogliono fare i poliziotti, le maestre, le parrucchiere e i cuochi. Parlano con un’inconfondibile cadenza meridionale, la stessa che li circonda nelle loro attività quotidiane. Chiacchierano seduti nei primi banchi, sorridenti ed emozionati, anche se forse non perfettamente consapevoli di quanto sta accadendo.

Per i “grandi”, invece, specie per i rappresentanti della maggioranza in Consiglio comunale, presenti quasi al completo, il sentimento prevalente è l’orgoglio. Quello di ieri è stato «un atto simbolico – spiega il presidente della massima assise cittadina Michele Scardigno -, ma si spera di addivenire presto a una legge nazionale sullo ius soli». Un gesto vissuto come «un momento di partenza, non di arrivo», che assume ancora più valore nell’attuale condizione «di smarrimento della società».

Plauso è giunto da Graziano Salvemini dell’Azione cattolica diocesana, che per prima aveva spinto i quattro comuni a intraprendere l’inziativa. Ruvo di Puglia, ha precisato, «è il primo che concretizza questa intenzione», portando a compimento quanto stabilito dalla delibera approvata lo scorso 21 maggio.

Il consigliere comunale Antonio Mazzone parla di un segnale «di disobbedienza, di ribellione, dato però attenendosi alle regole», e sottolinea l’importanza di consegnare a questi “nuovi” cittadini la Costituzione italiana, donata dalla sezione di Palo del Colle dell’associazione “Libertà e giustizia”, rappresentata dalla coordinatrice Rosa Maria Scorese.

«Non c’è niente di retorico, niente di superfluo – ci tiene a precisare il sindaco Pasquale Chieco prima di consegnare gli attestati -. Quello di oggi è un gesto politico, di quella Politica con la P maiuscola che prova a cambiare il mondo, e ci dimostra l’assurdità di innalzare muri e barriere».

Siamo d’accordo. Ed è per questo che stavolta – solo stavolta – ci prendiamo la libertà di dare un piccolo consiglio ai ruvesi. Quello di evitare le sterili polemiche sull’opportunità o meno dell’iniziativa. Sui suoi costi e sulla sua presunta dubbia utilità. Perché probabilmente è vero che un semplice foglio di carta nulla dà in più a questi bambini. Ma sicuramente nulla toglie a chiunque altro.

giovedì 20 Dicembre 2018

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biagio anselmi
biagio anselmi
5 anni fa

altri 99 piccoli cittadini che tra qualche anno saranno giovani migranti…a questo punto avrebbero fatto meglio a chiedere la cittadinanza in germania, in francia o inghilterra…o in svizzera, buttala via…

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