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Luisella Cantatore nel calendario di Gianni Visaggio per dire “Stop alla violenza”

La Redazione
​"Se è vero che mi ami"​ è il progetto che ha coinvolto, fra le altre, l'attrice Sara Ricci, la violinista Francesca Carabellese, l'asd di calcio femminile di Bisceglie e studentesse dell'iiss Dell'Olio
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Gianni Visaggio, biscegliese di nascita e per formazione essendosi diplomato al liceo scientifico Da Vinci, è
un esperto di comunicazione visiva, fotografo e film-maker.

Appena due mesi fa, nella prestigiosa cornice
del Palacongressi di Riccione e nell’ambito della AEacademy, ha vinto il primo premio per fotogiornalismo,
di fronte a una platea di 500 fotografi professionisti provenienti anche da Stati Uniti, Canada, Inghilterra,
Spagna e Germania.
Immediatamente dopo si è messo al lavoro per un progetto estremamente interessante contro la violenza
e che si è evoluto al punto da diventare estremamente complesso.

L’idea iniziale era di sviluppare un calendario “contro”, come lo definisce lui.
Innanzitutto contro l’idea becera del calendario realizzato per svilire il ruolo della donna, mercificata e resa
oggetto del desiderio maschile.
Contro la logica assurda del relegare a un solo giorno un concetto che dovrebbe impegnarci tutto l’anno,
trasformandolo così in un insensato rituale. La lotta alla violenza dovrebbe divenire stile di vita di ciascuno
di noi, perché non scegliere di schierarsi contro è già complicità e connivenza.
Quale strumento migliore di un reminder quotidiano come il calendario?
L’idea piace e riscuote consensi, anche importanti ai fini della comunicazione, come la piena disponibilità
di Rosa Pierro, andata ben oltre la pura ospitalità ad accogliere gli shooting nella magnifica Villa Ciardi, già
Conti Curtopassi.

Il progetto parte con una sessione veramente impegnativa. Si rende disponibile Sara Ricci, divenuta nota al grande pubblico come interprete di “Vivere”, ma anche attrice teatrale e
cinematografica apprezzata, con un ruolo nell’ultimo film del regista Antonioni realizzato in collaborazione
con Wim Wenders. Sara Ricci interpreta nella serie Rai3 “Un posto al sole” il ruolo di una
donna vittima di violenza da parte del marito. Sente profondamente il tema e decide di aderire al progetto
di Gianni, che la vede interpretare “plasticamente” il concetto di violenza attraverso un percorso di riscatto
narrato con dieci immagini. Incredibilmente la sinergia supera ogni previsione. Coadiuvati dal gruppo Stile De
Virgilio per il dressing e da Accademia EffeDi per il make up, Gianni e Sara ottengono immagini che
convincono la prestigiosa testata Vanity Fair alla pubblicazione dell’intera gallery.

Le immagini del backstage realizzate da Tommy Cagnetta evocano le atmosfere di quella magnifica
giornata.
Il progetto dunque raggiunge un primo splendido risultato.
Intanto gli shooting si moltiplicano e rendono corale ed esteso il calendario. Si affronta tutto l’universo
(purtroppo ampio) della violenza, andando anche a trattare quella verso la natura, verso coloro che hanno i
diritti essenziali negati, nell’ambito dello sport o verso ragazze e ragazzi che già con la definizione di
“diversamente abili” sono sottoposti alla violenza dell’essere relegati in un “altro” che tutela i presunti
“normali”.

Si offrono all’obiettivo e all’interpretazione di Gianni Visaggio persone che “pretendono” di metterci la
faccia per schierarsi: la violinista Francesca Carabellese e la scultrice ruvese Luisella Cantatore, per dire che
conoscere il bello è il miglior viatico per allontanarsi dalle minacce del qualunquismo. Danno il loro apporto
la criminologa Marica Villanova e il cavalier Sergio Ricchitelli, per ricordare che le norme per contrastare la
violenza esistono e vanno applicate. La senatrice Carmela Minuto testimonia la centralità di chi ha l’onere
di supportare con un degno quadro normativo il contrasto alla violenza.

Completano il quadro la asd di
calcio femminile di Bisceglie, l’attivista Wwf Pasquale Salvemini, la event promoter Lucia Dipaola, la onlus
“Appoggiati a me” e l’architetto designer Dodò De Palo.
Il peso della comunicazione si rende consistente. Si ribadisce che disegnare un futuro diverso è un compito
ineludibile.
Anche un gruppo nutrito di studentesse dell’iiss “Dell’Olio” si presta per dare il punto di vista e il contributo
di chi aspira a «un mondo all’altezza dei propri sogni».

L’impegno è tale da richiedere un’ulteriore ramificazione del progetto.
Le ragazze completano con un breve messaggio di testo l’incipit a tutte comune: “Se è vero che mi ami”, e interpretano visivamente il messaggio. Sono talmente brave che selezionare i risultati sarebbe incongruo.
Nasce un nuovo calendario denominato, appunto, “Se è vero che mi ami”, che le vede protagoniste e che è
stato consegnato nelle mani del dirigente scolastico Mauro Visaggio.
Sembrerebbe già tanto, ma non è ancora tutto.

Il fotografo Gianni Visaggio si fa carico dei costi tipografici
per una prima tiratura a distribuzione gratuita e cede i file gratuitamente alla onlus “Appoggiati a me”. Chi
lo considererà opportuno, potrà ritirarlo presso la loro sede e lasciare una libera offerta.
Così facendo si schiererà…e si impegnerà ad assumere uno stile non violento, come recita lo slogan del
calendario: “Tutti i giorni. Ogni anno”.

domenica 20 Gennaio 2019

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