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Gelate e Xylella, Coldiretti: «Salvini assicura tempi certi e cambio di passo»

La Redazione
​Il vicepremier ha detto ieri che oggi sarà portato in Conferenza Stato Regioni il Decreto Centinaio, dopo il rinvio della presentazione del piano di interventi da parte della Regione Puglia​
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«Il vicepremier Matteo Salvini ci ha dato ampie rassicurazionI che il dl diventerà legge in tempi brevi perché sarà approvato dalle Commissioni congiunte di Camera e Senato direttamente in sede deliberante, senza passare dall’Aula».

È quanto riferisce il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, a margine dell’incontro con la delegazione a capo della grande mobilitazione della Coldiretti a Roma.

«Intanto, continuerà il nostro confronto con i parlamentari pugliesi per trovare maggiori risorse; per esempio l’onorevole L’Abbate sta lavorando in tale direzione sul fronte gelate, mentre il dl va reso più aderente alle condizioni drammatiche di aziende e frantoi cooperativi e industriali dell’area infetta da Xylella fastidiosa e ai parlamentari presenti oggi sul nostro palco stiamo inviando osservazioni e indicazioni. Su questo fronte il nostro pressing non lascerà più spazio a confusioni, irresponsabilità e negazione della realtà, perché in Salento olivicoltori e frantoiani devono ricostruire il proprio futuro produttivo e aziendale».

Sempre sul fronte Xylella, «il vicepremier Salvini ha assicurato che oggi sarà portato in Conferenza Stato Regioni il Decreto Centinaio – continua il presidente Muraglia – dopo i ritardi accumulati con il rinvio della presentazione del piano di interventi da parte dell’Assessorato all’Agricoltura della Puglia, che dovrà diventare immediatamente operativo attraverso un dispositivo legislativo, perché serve un deciso cambio di passo con risorse adeguate per gli agricoltori colpiti e le necessarie “eradicazioni chirurgiche” che, se fossero state fatte prima, avrebbero risparmiato alla Puglia e all’Italia questa situazione drammatica».

In sei anni – ricorda la Coldiretti – si sono susseguiti infatti errori, incertezze e scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del contagio il quale, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente a Monopoli. Anche in questo caso non mancano le responsabilità regionali e anche comunitarie e sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto, poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam.

mercoledì 13 Febbraio 2019

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